San Marino, 9 giugno 2011
Sintesi dell’incontro
a cura di Alda Valentini
Un convegno promosso dalla Segreteria di Stato al Lavoro e dalla Confederazione Democratica del Lavoro Sammarinese, a cui hanno partecipato:
· il Segretario di Stato per il Lavoro della Repubblica di San Marino – Francesco Mussoni
· il Segretario Generale CDLS – Marco Tura
· il Vescovo di San Marino-Montefeltro – S.E. Mons. Luigi Negri
· il Delegato Nazionale Confindustria per l’Innovazione – Bonfiglio Mariotti
· il Segretario Generale CISL – Raffaele Bonanni
- Il Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni sottolinea come sia necessario passare da una “Fase Sorpassata” a una “Fase dei Diritti della Società Internazionale”. Non siamo più un’isola e in questi 2 anni la fortissima crisi internazionale ha modificato i nostri equilibri sociali ed economici. Viviamo in un contesto globalizzato e dobbiamo reagire facendo uno sforzo di sistema per creare più competitività e nuovo sviluppo.
Per fare questo è necessario che cambino: la politica, il sindacato, l’industria e le associazioni di categoria.
In questi mesi la Segreteria al Lavoro ha avviato:
1) Un Tavolo permanente del Frontalierato (art.56 della nuova Finanziaria)
2) Un Tavolo permanente sullo Sviluppo Economico
3) La Riforma del Mercato del Lavoro.
Il segretario si definisce un idealista e forse anche un sognatore, ma la sua sfida concreta vuole essere quella di una riforma radicale interna al territorio.
- Marco Tura, Segretario Generale CDLS (Confederazione Democratica del Lavoro Sammarinese), afferma che oggi siamo indotti a pensare che la vita inizi dopo che la nostra giornata lavorativa sia finita.
E’ pertanto necessario riappropriarci di vecchi valori, quali: dignità, servizio, responsabilità e spiritualità.
Dobbiamo pensare al lavoro non come un bene individuale ma viverlo come un bene comune. In questo tempo di crisi va recuperato il senso profondo del lavoro, inteso come riscatto della dignità della persona.
- Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino e Montefeltro: “il percorso lavorativo di una persona segue 2 strade: o ti “forma” oppure ti “sforma”. La crisi può avere varie chiavi di lettura. Può essere un’opportunità” (ndr: sul ns blog lo abbiamo scritto qualche mese fa J).
La crisi attuale ha un valore positivo: ha fatto terminare il riduzionismo ideologico, economico e tecno-scientifico, cose che ora appartengono al passato. (Il riduzionismo in generale sostiene che gli enti, le metodologie o i concetti di una scienza debbano essere ridotti a dei minimi comuni denominatori o a delle entità il più elementari possibili. Fonte wikipedia).
Il lavoro è espressione insostituibile della persona umana. Il lavoro è l’uomo e a sua cultura.
E’ nel lavoro che l’uomo deve far venir fuori la sua inesorabile creatività culturale: in qualunque lavoro eseguito dall’uomo, anche il più coatto ed emarginante. Il lavoro è fondamentale per realizzare l’uomo.
Nel lavoro l’uomo esprime la sua verità o accusa la sua falsità; esprime la sua responsabilità o la sua irresponsabilità.
L’insaziabile volontà di denaro è una dimensione di mancanza di eticità, ovvero di avidità, non certo di mancanza economica. Il lavoro serve alla realizzazione dell’uomo o all’annientamento dell’uomo.
San Marino è la Repubblica della Libertà. Libertà intesa però NON come “Libertà da”, ma come “Libertà di”: libertà di fare, di far si che l’uomo venga aiutato a recuperare il senso della sua esistenza umana e quindi UTILE.
- Bonfiglio Mariotti – Delegato Nazionale Confindustria per l’innovazione
Bonfiglio qualche anno fa ha proposto a San Marino l’attivazione della procedura della “Fatturazione Elettronica”.
In tempo di crisi si è iniziato a razionalizzare: sui costi, sul personale, sugli investimenti, …
La razionalizzazione eccessiva porta a fare errori all’interno dell’azienda.
- Sonia Tura –giornalista di San Marino RTV e, per l’occasione, moderatrice del convegno:
Secondo il Fondo Monetario la crisi non è ancora finita e durerà fino al 2017.
Credo che Bonanni sia contrario a questa affermazione … (sorridendo e introducendo così il Segretario Generale)
- Raffaele Bonanni – Segretario Generale CISL
Si dice che nel mondo c’è crisi, ma c’è solo una parte di crisi.
Diverse grandi aziende si sono rigenerate e ci sono mercati e paesi che hanno paura di crescere così tanto perché non sono ancora pronti a contenere la mole di lavoro. Hanno paura di uno sviluppo tumultuoso senza alcune regole.
Ci sono mercati che sono cresciuti di 4 o 5 volte rispetto a 5 anni fa.
Da noi, in Europa, c’è crisi.
La Finanza, un cavallo senza briglie, ha contribuito svalutando il lavoro e il senso che ha il lavoro, dando solo un valore economico.
Il lavoro è un’occasione di esprimersi per se stessi e per la propria stessa vita e quindi NON solo fonte di sostentamento.
Se l’uomo non da valore alla sua intelligenza e non la esprime dando una nuova vita al proprio lavoro, facendo funzionare la propria comunità, se il lavoro non è al centro, allora tutto si inaridisce e l’impalcatura crolla!
Perdendo le regole, come in Finanza, tutto si distrugge.
I diritti ci sono se le cose vanno bene. Se l’azienda zoppica allora non ci sono più diritti, ma doveri.
Bonanni cita la Parabola dei Talenti
(La parabola parla di un uomo che parte per un viaggio ed affida i suoi beni ai suoi servi. Ad un servo affida cinque talenti, ad un secondo due talenti e ad un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l’importo; il terzo invece va a nascondere il talento ricevuto.Quando il padrone ritorna apprezza l’operato dei primi due servi; invece condanna il comportamento dell’ultimo).
Ognuno di noi ha il dovere di moltiplicare la ricchezza, perché senza ricchezza non c’è benessere.
. I diritti dunque esistono se ci sono i doveri.
. Io lavoro se c’è una buona azienda.
. Una buona azienda c’è se io lavoro con i miei talenti.
Occorre seppellire il paradigma che la Finanza può scorazzare come vuole. Occorre essere intraprendenti. Saper FARE le cose. E dimostrare di saperle fare anche agli imprenditori.
Occorre puntare su una maggiore flessibilità degli orari e su di una maggiore formazione.
L’economia equilibrata ci può essere se c’è un buon rapporto tra lavoratori e imprenditori.
Dietro a un lavoro c’è un uomo.
Occorre che l’uomo possa esprimersi fino in fondo e generi responsabilità che generi equilibrio.
Il populismo alberga dove non c’è responsabilità e governa in Europa.
Galbraith (John Kenneth Gabraith fu un economista canadese) disse che in Europa non desideriamo andare avanti senza sfidarci, senza trovare la forza nella reazione di AUTOSFIDARCI.