Viaggiare e scrivere, scrivere è viaggiare

A cura di Giada Gottardi

IL QUADRO IN VITA
Un quadro è quello che mi trovo davanti. Oggi.

Un quadro che racchiude forme e colori in movimento.
Un quadro che si evolve, muta. Astratto, come la nebbia. O ben definito, tanto da poterne cogliere distintamente i contorni.
Un quadro che cambia in continuazione.
Un quadro che sto osservando attentamente, non è solo un semplice “guardare”.
Che mi cattura tanto da non riuscire più a togliere lo sguardo, immobile come per incanto; tanto da riuscire a farmi sentire io stessa parte integrante di lui; tanto da non sentire nemmeno la stanchezza negli occhi.
Sono proprio loro che cercano sempre una nuova luce da immortalare con uno scatto azzardato, che si allungano alla ricerca disperata di un nuovo orizzonte, sempre loro che inseguono un volo di uccelli o le vette delle montagne che sfrecciano velocemente, come per poterle accarezzare anche solo per un attimo e sfiorarle dolcemente con la sola forza del pensiero.
Così tanto da riuscire a farmi sentire lassù, tra la neve candida appena caduta o tra i verdi boschi che nascondono magie, con la brezza che ti scompiglia i capelli e ti toglie quasi il respiro da quanto fredda è.

E’ questo il mio quadro. Oggi.

A seconda del metro, del chilometro, del paese che sto attraversando, della via che sto percorrendo, riesce a mostrarmi tutte le sue bellezze senza timore, la sua desolazione, le sue tristezze, le sue gioie…le stesse che porto dentro me in questo ennesimo viaggio.

Mai lo stesso identico viaggio si mostra a me in maniera uguale. Ogni volta mi rende partecipe di una novità. Mi fa protagonista, si apre a me, si confida. Ormai si fida di me questo grande quadro infinito.
Sa che quello che dice diventa poi il mio piccolo tesoro.
Diventano le mie emozioni.
Perché lui riesce a farmi piangere. O sorridere. Mi fa ricordare momenti della mia vita.
Ha la capacità di fare riapparire Persone.
Un sole che scalda per un minuto il mio viso rimembra in me Luoghi e Atmosfere.
Ogni volta il percorso che si snoda davanti a me mi offre timidamente un suo segreto. Spesso fa rabbrividire, qualche volta offre invece tutto il suo calore e la sua energia positiva.
E questo segreto, sapete, lo faccio mio.
E’ come riuscire a stabilire un filo invisibile con il quadro che compie un viaggio dentro di me e alimenta come un fiume in piena la mia anima di vita.
Non è solo un viaggio che faccio ogni giorno per raggiungere casa, è un viaggio introspettivo.

E’ vivo il mio quadro. Oggi.

Si perché ci sono anch’io al suo interno. Io, seduta qui, in compagnia dei miei pensieri, e delle mie illusioni, delle mie aspettative, della mia voglia di fare e capire.
Della voglia di vedere e conoscere un’altra parte di me, come quella riflessa in questo vetro e che sfreccia veloce nel traffico, nel tempo, per portarmi a destinazione.

E’ prezioso e unico il mio quadro. Oggi.
In Autobus.
Dal finestrino.

Giada Gottardi