Lavorare con il CUORE

Lavorare con il CUORE

da ca. 10 anni sosteniamo con passione una delle eccellenze presenti nella Repubblica di San Marino:

Progetto Cuore nasce a San Marino nel 2001 per affrontare il problema della MORTE IMPROVVISA.
Trae spunto da esperienze di alcune città Americane, come Seattle e Rochester; a livello Europeo dal Progetto Vita di Piacenza del Dott. Alessandro Capucci.
Queste esperienze hanno dimostrato come, nelle città dove viene praticata la Defibrillazione precoce da personale non medico abilitato, la percentuale dei sopravvissuti all’evento è aumentata.

MORTE CARDIACA IMPROVVISA –  Definizione

La Morte Cardiaca Improvvisa (MCI) rappresenta un’improvvisa  e inattesa morte naturale ad etiologia cardiaca che si verifica in modo istantaneo in apparente assenza di sintomi, o comunque entro 1 ora dalla comparsa di una sintomatologia acuta o di un rapido peggioramento delle condizioni cliniche, in individui privi di patologie note potenzialmente fatali oppure in individui con cardiopatia cronica preesistente, in cui tuttavia il decesso giunge  inatteso sia in termini di tempo che per modalità [1].
[1] Myerburg RJ, Castellanos A,. Cardiac arrest and sudden cardiac death. In: Braunwald E, ed., Heart disease: a textbook of cardiovascular medicine. New York: WB Saunders Publishing Co, 1997: 742–79.

La morte improvvisa è una delle cause principali di mortalità:
 

 

 

La Fibrillazione Ventricolare:  Aritmia Mortale ma Reversibile …

La Fibrillazione ventricolare è la causa più frequente di arresto cardiaco.
E’ una condizione in cui l’impulso elettrico del cuore diviene caotico e impedisce una normale meccanica cardiaca.
Il cuore si ferma e il paziente improvvisamente cade a terra privo di coscienza.

Lo ripetiamo:
> La Fibrillazione Ventricolare è un aritmia mortale, ma reversibile
L’unico mezzo efficace per interrompere la fibrillazione ventricolare è erogare una scarica elettrica nel più breve tempo possibile.

Il successo del trattamento è tuttavia strettamente legato alla rapidità con cui esso viene applicato. Dopo 6-7 minuti intervengono danni irreversibili al cuore e al cervello che possono compromettere per sempre la

sopravvivenza del paziente anche se rianimato. 

Fine 1° puntata