Il cocktail si chiama “mimosa” per via del suo colore giallo che ricorda i fiori della mimosa.
Le origini di questo long drink non sono certe.
Potrebbe essere nato nel 1921 dal Barman Mr Malachy McGarry con il nome “Buck’s Fizz”, dal locale londinese Buck’s Club dove fu creato. In questo cocktail pare fosse prevista l’aggiunta di granatina.
Altri designano la nascita a Parigi all’Hotel Ritz nel 1925, opera del bartender Frank Meier.
La sua preparazione è semplicissima ed altrettanto veloce.
E’ fresco, dissetante e vitaminico.
La ricetta originale prevede Succo di Arancia e Champagne, ma le varianti possono essere ottenute utilizzando prosecco o altro spumante.
Per preparare un buon cocktail mimosa è necessario rispettare le proporzioni di 1/3 di succo d’arancia e 2/3 di champagne (o prosecco).
Il “mimosa” si gusta soprattutto d’inverno, per via della freschezza e bontà delle arance.
Ingredienti:
- 1/3 di Spremuta d’arancia
- 2/3 di Champagne o Prosecco
Preparazione:
Nel bicchiere (in genere flûte), versare il succo d’arancia e poi lo champagne ghiacciato, mischiare leggermente e servire il Mimosa con una fetta di arancia tagliata a spirale come guarnizione.
Variante:
Quando al cocktail viene aggiunto il Grand Marnier prende in nome di Grand Mimosa.
Proporzioni:
Le proporzioni esatte della bevanda sono dibattute spesso. Alcune ricette richiedono una misura di tre parti di Champagne ad una parte di succo di arancia, mentre altre preferiscono metà e metà.
Servizio;
Molti barman ritengono che il Mimosa debba essere servito in una flûte e gli ingredienti debbano essere raffreddati.
Alcuni barman servono il cocktail con dei cubetti di ghiaccio, altri invece proibiscono l’uso di ghiaccio in quanto sciogliendosi diluisce la bevanda.
Buona degustazione
Rubrica a cura di alda.valentini@podiumnetwork.com