Il Carnevale in Sardegna non è una festa come tutte le altre.
A cura di Valentina Sias
E’ un evento fortemente sentito, uno tra i pochi eventi sull’Isola fuori dalla Liturgia Cristiana, tutta la comunità sarda scende in piazza e accoglie i propri ospiti tra maschere, divertimenti grotteschi, balli e canti.
Tutti i paesi dell’Isola si trasformano e il bianco e il nero diventano colori festosi, quasi a ricordare origini di riti pagani avvolti nel mistero.
Farsa burlesca, teatro satirico, giochi e paradosso sono protagonisti di un evento da vivere e condividere perchè chi partecipa al Carnevale sardo viene coinvolto nelle celebrazioni.
Tutti si trovano a partecipare ad uno spettacolo che confonde attori e spettatori.
Fave e lardo, frittelle “Zippulas” e vino nero sono gli immancabili compagni di questo viaggio incredibile.
Il Carnevale sardo inizia il 17 gennaio, con la festa di Sant’Antonio Abate e termina il mercoledì delle ceneri. Le feste sono concentrate il martedì e il giovedì grasso, ma le celebrazioni, i riti della tradizione durano per tutta la settimana del Carnevale (7.12 febbraio 2013).
Nel nord-est della Sardegna il Carnevale più sentito è quello col Re Giorgio, a Tempio Pausania.
I fantocci di pezza processati e condannati al rogo sono i protagonisti di Bosa e di altri paesi dell’ Isola.
Le esibizioni equestri sono lo spettacolo della zona di Oristano.
Ma non c’è Carnevale senza Mamuthones, le maschere di Mamoiada (un paese del Nuorese a circa due ore da Alghero, Cagliari e Olbia, a poco più di un’ora da Oristano) il che vuol dire che è questa la più importante manifestazione e quasi simbolo del carnevale stesso e che l’apparizione dei Mamuthones è segno di festosità, di allegria e di tempi propizi.
La preparazione della mascherata crea un fervore operoso, un’atmosfera agitata e fremente che si propaga in tutta la comunità.
Quella dei Mamuthones è una cerimonia solenne, ordinata come una processione, che è allo stesso tempo una danza.
I Mamuthones si muovono su due file parallele, vestiti di pelle di pecora e campanacci pesanti, incedono molto lentamente, curvi sotto il peso dei campanacci e ad intervalli uguali dando tutti un colpo di spalla per scuotere e far suonare tutta la sonagliera.
Gli Issohadores, vestiti invece di bianco e rosso si muovono con passi e balzi più agili, poi all’improvviso si slanciano e gettano un laccio (“Sa Soba”) di giunco intrecciato tra la folla attirando a sè la donna o l’amico che hanno scelto….
Un’ occasione da non perdere per organizzare un piccolo Tour dell’isola…Gruppi a partire da 6 pax, chiedi a Podium!
Programma del carnevale a Mamoiada:
Domenica 10 febbraio
Ore 15.00 Piazza Santa Croce a Mamoiada
Balli in piazza
Vestizione e Sfilata Mamuthones e Issohadores
Mascherate spontanee
Lunedì 11 febbraio
Ore 15.00 Piazza Santa Croce
Carnevale dei Bambini
Balli e Musica in piazza
Sfilata piccoli Mamuthones e Issohadores
Martedì 12 febbraio
Ore 15.00 Piazza Santa Croce
Balli in piazza
Vestizione e Sfilata Mamuthones e Issohadores
Gruppi Spontanei in maschera
Juvanne Martis il fantoccio simbolo del carnevale mamoiadino
Ore 18.00
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Hotel *** Nuoro – Mezza Pensione da € 42,00
Hotel **** Alghero – Mezza Pensione da € 34,50
Hotel **** Cagliari – Mezza Pensione da € 40,60
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