Una ricetta di “carattere”, vera nel gusto e nello spirito, proprio come Carlo Gabrielli, direttore generale in Podium e abilissimo in cucina nel personalizzare la tradizione con l’evoluzione dei sapori.
Baccalà sanvito art 207
Con i ghiacci d’inverno un buon “baccalà sanvito art 207” è una di quelle ricette che riscaldano e fanno stare in pace col mondo:
in una padella larga, su un filino d’ olio di oliva, mettere uno strato di patate e poi uno strato di cipolle tagliate a pezzi grossi, qualche carota per gradire e poi appoggiare con delicatezza i pezzi di baccalà, insaporire con 2 rametti di rosmarino e un cucchiaio di polpa di pomodoro, 2 dita di acqua e far bollire a fuoco lento per un’ ora e mezzo ca.
Verificare se manca del sale e aggiungerlo nel caso e servire caldissimo con dell’ olio crudo.
Pane bianco e una bella birra consistente completano il cerchio; cuocerlo la sera prima nel modo che si insaporisca è il segreto ulteriore.
Curiosità del Baccalà:
• Il baccalà è merluzzo conservato sotto sale e in seguito essiccato naturalmente o artificialmente.
• Lo stoccafisso invece richiede solo un lungo periodo di essiccamento senza aggiunta di sale.
• Il Baccalà ha da sempre rivestito una rilevanza economica. I Vichinghi sono stati fra i primi a commercializzarlo come moneta di scambio. Ricordiamo inoltre le “Guerre dei Baccalà” tra le armate del Regno Unito e dell’Islanda 1950 – 1970.
• Il maggiore importatore al mondo di “bacalhau” è il Portogallo. Protagonista della tavola portoghese, con 25 kg. di consumo procapite all’anno.
In Portogallo esistono più di 1001 modi per cucinare il Baccalà.
• Perché questa ricetta Carlo l’ha chiamata “Baccalà Sanvito art 207”?
Chiedilo direttamente a: carlo.gabrielli@podiumnetwork.com 🙂