Si chiama ‘Imposta sul Valore Aggiunto’ e in tutte le lingue europee si traduce allo stesso modo. Anche in tedesco. Tant’è che una decina di anni fa l’ufficio IVA di Monaco di Baviera e qualche altro in Austria si devono essere accorti che i tour operator italiani ne richiedevano il rimborso per i servizi prenotati sul proprio territorio.
Ne sorse un problemuccio, poiché nessuno Stato dell’Unione ci sta a perdere milioni di tassazione sul ‘Valore Aggiunto’; hanno pensato bene di chiederla e incassarla da chi di dovere.
Indovina chi è che ha questo dovere?
Se il Tour Operator italiano con cui prenoti la Germania e l’Austria chiede il rimborso IVA a questi paesi, i relativi uffici IVA la vengono a chiedere a te Agente di Viaggio che ha venduto il viaggio al cliente finale.
Già, è così che funziona.
Podium NON chiede il rimborso IVA, e i gruppi confermati con noi, non ti verranno MAI tassati un’altra volta, (e sì, perché il 74 Ter lo paghi già in Italia), dai paesi di oltralpe.
Se i servizi di Monaco, Berlino, Vienna e dintorni sono oltremodo competitivi, PRETENDI una dichiarazione dal Tour Operator in cui risulti chiaro che il rimborso IVA sui tuoi gruppi non sarà richiesto.
Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto decine di chiamate da colleghi Agenti di Viaggio. Ci chiedono lumi perché si trovano a dover far fronte con svariate decina di migliaia di € di IVA perché sui propri gruppi qualcuno ha richiesto il rimborso IVA e adesso loro la devono pagare … non ci sono storie!
Lo avevamo scritto una decina di anni fa, ma si sa, la contingenza fa più gola del buon senso!
Quasi sempre.