Viaggi di istruzione, gite scolastiche, o giovani in cerca della loro prima notte fuori casa senza genitori appresso?
Comunque la si pensi e la si veda, questi hanno un valore,
da moltissimi punti di vista.
Lo scrivevamo in anni non sospetti (ca. una ventina di anni fa?), parlando della responsabilità dei Presidi e degli accompagnatori,
quella riflessione è ancora valida, anzi oggi più di ieri.
La fiducia che le famiglie delegano ai loro ragazzi e ai loro educatori? Quanto valore c’è in quella scelta?
L’aspetto puramente economico che dà lavoro a decine di migliaia di persone nel comparto turistico?
Ma c’è un altro aspetto, anzi due, che trascuriamo quasi sempre; per molte ragazze e ragazzi questa è un’occasione a volte unica, (spesso la prima della loro vita), in cui fare un viaggio in molti anni: un ricordo a volte indelebile spesso anche col sacrificio economico delle famiglie.
L’altro aspetto che non dovremmo mai trascurare è il fatto che finché esistono gite scolastiche vuol dire che il diritto allo studio ancora esiste ed è esercitato;
un valore cui non si pensa, ma imprescindibile per il futuro di tutti.