Il mondo del turismo è strettamente legato all’universo del volo.
E’ noto che nella professione di Agenti di Viaggio siano coinvolte moltissime donne (il 75% di Podium è donna), attualmente ancora poche sono coloro che lavorano nell’aviazione.
Oggi ricordiamo una pilota che ha contribuito a scrivere la storia del volo, in un momento epocale in cui la donna era impegnata prettamente nell’ambito domestico, lei divenne la pioniera della femminilità nei cieli.
Era il 3 gennaio del 1913 quando Rosina Ferrario ottenne il primo brevetto di volo italiano al femminile (era solo l’8° brevetto conseguito da una donna in Europa).
Classe 1888, Rosina nasce a Milano, da una famiglia borghese, con una innata passione per la montagna e per lo sport. Impavida dalle congetture dell’epoca, frequenta la Scuola di Volo diretta da uno dei più grandi ingegneri dell’aviazione, Gianni Caproni (in Podium abbiamo una copia di ala di aereo disegnata da lui) e, una volta divenuta pilota, ottiene fama nazionale per le sue fotografie scattate dal cielo, per la pioggia di garofani fatta cadere sulla folla ad un meeting aviatorio.
Anni difficili, anni di guerra, il cui volo le viene negato perché troppo pericoloso per una donna. Anni in cui gli aerei subiranno trasformazioni ed evoluzioni in cui la pilota non riconoscerà più “quell’aura di romanticismo che l’aveva spinta a conseguire il brevetto” .
Rosina coronerà un altro sogno legato al turismo, gestendo con il marito lo storico Hotel milanese in Piazzale Fiume.
A lei, che corse con cavalli d’acciaio nel cielo infinito, è stata conferita la Medaglia di benemerenza per i Pionieri dell’aeronautica.
A tutte le donne che sognano, il nostro augurio è di volare in libertà sopra ogni cosa e di raggiungerne la realizzazione più completa.
“Le agili evoluzioni dei monoplani, i più pesanti voli dei biplani: tutto mi affascina. Voglio andare lassù, verso il cielo, rapida, libera di godermi lo sconfinato orizzonte, di sognare nel grande blu”.