1° Giorno: Parigi
Arrivo nella suadente capitale francese. Dopo la sistemazione in
hotel e la cena, tour della città, intrigante e sorprendente anche di notte,
alla scoperta delle bellezze de “La Ville Lumière”.
2° Giorno: Parigi –
Rouen – Honfleur – Deauville - Caen (km. 299)
Colazione e partenza alla volta di Rouen, definita da
Victor Hugo la città dai 100 campanili, famosa per il Duomo di Notre Dame, una
tra le più belle cattedrali al mondo. La sua guglia è la più alta di Francia:
la flèche (freccia) misura ben 151 metri. Immortalata nei celebri quadri di
Claude Monet, la facciata sembra di merletto e le ampie navate gotiche lasciano
senza fiato. Curiosità: in questo luogo è deposto il cuore
di Riccardo Cuor di Leone, il celebre sovrano inglese di cui narrano tanti
romanzi, noto per le crociate e per il suo spregiudicato coraggio. Da non perdere in questa culla dell’impressionismo, le
pittoresche casette in legno del centro storico, la Piazza del Vecchio Mercato
e la Via del Grande Orologio con il palazzo di giustizia e il Gros Horloge, uno
dei più antichi orologi d’Europa che un tempo scandiva i ritmi della città.
Curiosità: Rouen fu teatro di martirio di Giovanna
d’Arco, condannata al rogo nel 1431 in Place de Vieux Marché. La città ha
dato anche i natali allo scrittore Gustave Flaubert, il padre di Madame
Bovary.
Nel pomeriggio si prosegue per Honfleur, incantevole cittadina
marittima della costa normanna con Le Vieux Bassin, il luogo più amato: si
tratta del vecchio porto circondato da edifici colorati… sembrerà di trovarsi
in una cartolina. A seguire sosta a Deauville, elegante località
balneare.
Curiosità: questa piccola cittadina francese è
stata dimora di personaggi famosi come Wiston Churcill, Coco Chanele e Gustave
Flaubert.
In serata arrivo a Caen per la cena e il pernottamento.
3° Giorno: Caen - Bayeux - Mont Saint Michel (Km. 150)
Colazione e visita di Caen, la città di Guglielmo il
Conquistatore; fu lui insieme alla moglie Matilde, a far costruire le numerose
abbazie che ancora oggi caratterizzano la città, divenendo il simbolo
distintivo. Da visitare: l’Abbaye aux Dames e l’Abbaye aux Hommes, il Castello
dei Duchi Normanni e il Museo della Normandia, il Museo delle Belle Arti e il
Museo de La Poste.
Curiosità: piatto tipico della zona è la gustosa
“trippa alla Caen”, preparata con interiora di bovino, piedini di bue e sidro
secco; prevede una lunga cottura (ca. 15 ore) nel tradizionale contenitore di
terracotta.
Si prosegue per Bayeux , dove si potrà ammirare l’arazzo
della regina Matilde, che narra le gesta di Guglielmo il Conquistatore durante
il trionfo sull’Inghilterra. La città, per la sua posizione geografica,
è anche una meta turistica per la visita dei luoghi dello Sbarco
in Normandia o D-Day avvenuto il 6 giugno 1944. Da qui il 16 giugno 1944 il
Generale De Gaulle fece il suo primo discorso sul suolo francese libero. In
serata arrivo a Mont Saint Michel, cena e pernottamento.
Curiosità: Il Mont-Saint-Michel ha le più alte maree
sizigiali dell’Europa Continentale è uno spettacolo indimenticabile! La marea
arriva alla velocità di un cavallo al galoppo con il livello del mare in
aumento di 15 metri tra bassa e alta marea. E’ vivamente consigliato di
controllare gli orari delle maree prima di avventurarsi sulle spiagge.
4° Giorno: Mont Saint Michel – Saint Malò – Tregastel -
Brest (km. 327) Colazione e visita di Mont Saint Michel. Sull’isola, a cui
si può accedere via terra quando la marea è bassa, sorge un maestoso complesso monastico
in stile gotico. Si prosegue verso una delle mete più amate di tutta la
Bretagna: Saint Malò importante porto bretone, un tempo “città corsara”,
con il suo castello e le mura di cinta.
Curiosità: Patria di corsari, marinai ed
esploratori leggendari come Jacques Cartier, a cui si attribuisce la
scoperta del Canada.
Durante il percorso sosta a Tregastel per godersi il
miglior paesaggio marittimo della Bretagna: la costa di granito rosa. Si
prosegue per Brest per la cena e il pernottamento.
Brest ha subito i bombardamenti del 1944, ma oggi è decisamente
proiettata al futuro, con le sue costruzioni imponenti come il ponte de
l’Iroise. A cavallo dell’Elorn, questo magnifico ponte a sartie è una vera
prodezza tecnologica.
5° Giorno: Brest – Pen Hir
– Quimper (km. 140)
Colazione e partenza alla scoperta di villaggi caratteristici, noti
per i “Calvari”, tipiche parrocchie simbolo dell’architettura Bretone.
Sulla costa, a Pen- Hir, sosta per ammirare lo spettacolare tavolato di
rocce e scogli a picco sul mare. In serata arrivo a Quimper. Cena e
pernottamento.
6° Giorno: Quimper -
Concarneau - Carnac – Angers (km. 348)
Colazione e partenza per Concarneau, conosciuta per la sua
cittadella fortificata o “Ville Close”, città racchiusa fra mura di granito. Si
prosegue per il complesso megalitico più grande al mondo di Carnac, dove
troviamo i Menhir, oltre 3.000 blocchi megalitici piantati verticalmente nel
terreno e i Dolmen. Si prosegue per Angers. Cena e pernottamento.
Curiosità: il Monumento principale della città è
il Castello di Anger, residenza dei duchi d’Angiò. Circondato da 17 torri,
questa impressionante fortezza ospita un capolavoro: il famoso arazzo
dell’Apocalisse, a oggi l’arazzo medievale più grande al mondo.
7° Giorno: Angers -
Lione (km. 606)
Colazione e partenza per Lione. Sosta durante il percorso a Chenonceaux,
con visita al Castello di Chenonceau, che mantiene ancora i mobili originali dell’epoca
e splendidi arazzi fiamminghi.
Curiosità: la differenza di ortografia tra il nome
del castello e quella del villaggio, con la soppressione della “x” finale nel
primo si fa risalire a madame Dupin, una delle ultime proprietarie private del
castello che, durante il periodo della Rivoluzione, volle in questo modo
sottolineare la differenza tra le due entità.
In serata arrivo a Lione. Cena e pernottamento.
8° Giorno: Lione
Colazione e visita del centro storico di Lione. Da non
perdere i quartieri storici di Fourviere, Vieux Lyon, Croix Rousse e
Presqu’ile. Si prosegue poi per il rientro in Italia.
Curiosità: la Festa delle Luci a dicembre
richiama ogni anno a Lione migliaia di turisti. Si tratta di un’antica
consuetudine, risalente alla sera dell’8 dicembre 1852, scaturita da un voto
fatto alla Madonna per proteggere la città dalla peste. Da allora, in occasione
della festa dell’Immacolata, i lionesi decorano le finestre delle abitazioni
con candele e vetrate variopinte, mentre il comune provvede all’illuminazione
di tutti i principali monumenti cittadini.