Abruzzo: Natura, Sapori, Tradizioni 

4 Giorni

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1° Giorno: Civitella del Tronto
Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, è un luogo di impareggiabile bellezza, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Dominato da una delle Fortezze più grandi d’Europa, sovrasta il paese quasi in tutta la sua lunghezza. Si tratta di una delle più importanti opere di ingegneria militare mail realizzate sul suolo italiano, con i suoi oltre 500 m. di lunghezza, i 45 m. di larghezza media ed una superficie di 25 mila mq.

2° Giorno: Il Gran Sasso – Campo Imperatore - San Stefano di Sessanio - Civitaretenga
Si attraversa Campo Imperatore, il più esteso e imponente altopiano dell'Appennino, lungo più di 26 Km e largo 10, a 1600 metri di quota, luogo ritenuto magico dall’Imperatore Federico II (che gli diede il nome) e reso celebre dai film western di Sergio Leone e del ciclo di Trinità, che qui furono girati. Fino a giungere in uno dei paesi più caratteristici dell’Abruzzo interno, Santo Stefano di Sessanio, minuscolo borgo fortificato all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, un gioiello architettonico di epoca medievale interamente conservato. Il borgo è diventato famoso per l’iniziativa di Daniel Kihkgren, giovane imprenditore svedese che dopo aver acquistato parte delle abitazioni abbandonate del centro storico, le ha ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, della storia e della cultura locale. Pranzo presso un ristorante ricavato dalle strutture di un vecchio convento. Proseguimento per Civitaretenga e visita alla Cooperativa “Altopiano di Navelli” che da decenni coltiva lo zafferano, un prodotto che costa quanto l’oro e che proviene da coltivazioni estensive in cui per tre settimane l’anno gli abitanti si svegliano nel cuore della notte per cogliere i fiori.

3° Giorno: Lanciano - San Giovanni in Venere
Lanciano, città d’arte tra le più belle della regione, famosa già dall’età Romana per le sue fiere che richiamavano mercanti da tutto il Mediterraneo. La cittadina è soprattutto una culla dell'arte per la presenza di numerosi monumenti: la Cattedrale di Santa Maria del Ponte, sorta su un ponte fatto costruire dall’imperatore Diocleziano; l’antico quartiere di Lanciano, il cui impianto urbanistico è rimasto intatto dal ‘200, con le chiese dagli splendidi portali in pietra, le botteghe medievali e tutti gli edifici in mattoni cotti; l’antica chiesa di Santa Maria Maggiore, il cui portale e l’esempio forse più bello della scultura abruzzese del ‘300;  la Chiesa di S. Francesco, che deve la sua notorietà al Miracolo Eucaristico più antico tra quelli riconosciuti nel mondo cattolico. 

La testimonianza del Miracolo Eucaristico: intorno all'anno 700, nell’antica chiesa di San Legonziano, un monaco basiliano manifestò dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell'Eucaristia. Durante la messa, l'ostia e il vino consacrati si trasformarono realmente in carne e in sangue. Le reliquie sono conservate in un ostensorio che viene ammirato da migliaia di fedeli. Proseguimento verso l’Abbazia di S. Giovanni in Venere, alla periferia della cittadina di Fossacesia, su di un promontorio da cui si dominano i campi coltivati circostanti e un vasto tratto di mare, noto come Costa dei Trabocchi. L’attributo “in Venere” potrebbe derivare dalla presenza di un tempio pagano dedicato alla dea dell’amore.   Degustazione sopra a un Trabocco. Una tipologia architettonica antichissima sopravvissuta in pochissimi luoghi del Mediterraneo, tanto che questo tratto di costa è stato dichiarato protetto dall’UNESCO. Uno dei simboli d’Abruzzo tanto bello quanto poco conosciuto al di fuori della regione. I “ragni colossali”, così definiti da D’Annunzio, sono palafitte sul mare dall’apparenza rudimentale, “macchine da pesca” che si trasformano in ristorantini d’atmosfera, sono i “trabocchi-ristoranti” d’Abruzzo.

4° Giorno: Atri
Atri, tra le più belle ed importanti città rinascimentali del Teramano, sorge su una collina a 444 m. di altitudine. Di origine pre-romana, in questo borgo il passato e il presente si amalgamano senza creare alcun tipo di contrasto. Il centro storico è perfettamente conservato, con le sue piccole viuzze medievali, alcune talmente minuscole da permettere il passaggio di una persona per volta. Uno dei migliori esempi di architettura abruzzese è la Cattedrale dell’Assunta con al suo interno un ciclo pittorico, vero capolavoro del Rinascimento. Il Palazzo Ducale degli Acquaviva, il Teatro Comunale, la Chiesa degli Agostiniani, e con uno splendido belvedere dal quale lo sguardo spazia dal mare alle vette del Gran Sasso.   Digestivo al Bar del Teatro davanti alla Cattedrale dell’Assunta.
Liquore Ratafià: è il liquore tipico della zona atriana. Prodotto da: amarene mature, vino rosso di Montepulciano d’Abruzzo, aromi naturali, zucchero e una piccola quantità di alcool. Dal colore rosso e dall’intenso profumo di amarene e frutti di bosco. Due le versioni sull’origine latina del nome: “Ut rata fiat”, espressione che veniva utilizzata quando si siglava un accordo, a significare “ratificato”; “Pax rata fiat” (la pace è fatta).
In entrambi i casi, un buon motivo per assaggiarlo!