1° Giorno: Udine
Udine è una cittadina con piazze
dal fascino veneziano e antichi palazzi: da piazza Libertà, definita “la più
bella piazza veneziana sulla terraferma”, a piazza Matteotti (o delle Erbe),
che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto. Il centro
storico è luogo dei capolavori del Tiepolo (nel Palazzo patriarcale) e delle
osterie tipiche. Udine si ammira anche dal colle su cui si erge l’antico
Castello: la tua vista spazierà sui tetti rossi della città, per poi volare con
lo sguardo sulla corona di colline e montagne che protegge, a nord, la capitale
del Friuli.
Aperitivo nelle tipiche osterie di Udine con un buon bicchiere di vino
Friulano.
Curiosità: fino a pochi anni fa il Friulano era
chiamato “Tocai”. Gli “accordi” tra Italia e Unione Europea hanno vietato
l’utilizzo del nome “Tocai”, in quanto troppo simile a quello della
denominazione di origine controllata ungherese del vino Tokaji. “Se il Tocai
vale come vino, continuerà a valere anche come Friulano, bisogna farsene una
ragionee andare avanti”. Bruno Pizzul
(giornalista, ex calciatore, telecronista per la RAI degli incontri della
nazionale italiana di calcio dal 1986 al 2002 e … friulano).
Cena tipica friulana e pernottamento.
2° Giorno: Trieste,
Castello di Miramare e CollioTrieste,
città di confine con i
paesi slavi, ai piedi dello spalto Carsico affacciata al suo bel golfo. La
visita si apre con Piazza Unità d’Italia, la più grande d’Europa, aperta sul
mare e incorniciata dal Palazzo barocco Pitteri e dal Palazzo comunale. Svetta
una fontana allegorica del 1750 dominata da statue. Sull’alto di un colle sorge
S. Giusto, costruita nel 300 dall’unione di due precedenti basiliche romane.
Pranzo in centro a Trieste a base di prodotti tipici. Gastronomia triestina: risente delle influenze austriache,
ungheresi, ebraiche, slave e orientali, soprattutto per l’uso di spezie e
aromi. Tra gli antipasti: un tagliere al coltello di prosciutto cotto in crosta
(Parsuto in crosta), affumicato e cotto avvolto nell’impasto del pane.
Tra i piatti principali: la Jota, una minestra con fagioli e crauti; il goulash,
una minestra preparata con cipolla, carne e peperoncino. Tra i dolci: la putizza,
un dolce ripieno di frutta secca; i Kipfel di patate, le favette, a base
di mandole bianche pelate.
Nel pomeriggio si prosegue con l’incantevole Castello di
Miramare, a picco sul mare, costruito nel 1860 per il duca d’Austria e la
consorte, offre la testimonianza di una lussuosa dimora nobiliare conservatasi
con i suoi arredi interni originari.
Visita di una cantina della zona del Collio, terra vocata
alla viticoltura. Degustazione di un buon bicchiere per capire le varie fasi di
lavorazione del vino. Cena e pernottamento.
3° Giorno: San Daniele
del Friuli
Partenza per San Daniele del Friuli per la visita ad un
prosciuttificio, dove verranno illustrate le varie fasi di lavorazione del
prosciutto San Daniele e degustazione finale. Pranzo i a base di prodotti
tipici friulani: da Frico e polenta ai Cjarsons, dal Salame all’aceto al Muset
e brovade. Buon appetito!
Curiosità: il tiramisù è ormai un piatto di fama nazionale o addirittura
internazionale, ma sebbene molti non lo sappiano l’origine è friulana.