Lazio lungo il cammino dei papi

5 giorni

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1° Giorno: Viterbo
Faremo una passeggiata per i vicoli del capoluogo della Tuscia viterbese. Scopriremo il meraviglioso quartiere San Pellegrino, di epoca medievale ed il più grande d’Europa; ci addentreremo poi nel cuore della Viterbo dei Papi: raggiungeremo il Palazzo dei Papi, antica residenza quando Viterbo era sede papale, ed il Duomo dedicato a San Lorenzo. Ci dirigeremo alla Cattedrale dedicata alla santa protettrice della città, Santa Rosa, e visiteremo anche la sua casa natale.

Curiosità Viterbo fu sede pontificia per ben 24 anni, dal 1257 al 1281. L’elezione papale del 1268-1271 portò grande attenzione alla città: i cardinali che dovevano eleggere il successore di papa Clemente IV si riunirono per ben 20 mesi, senza dare mai un nome. Così il popolo viterbese, irritato e con l’appoggio del Capitano del popolo Raniero Gatti, decise di chiudere a chiave i cardinali nella sala dell'elezione (clausi cum clave), passando loro come unico cibo a pane e acqua, e di scoperchiare il tetto lasciandoli esposti alle intemperie, finché non avessero eletto il nuovo Papa. Finalmente nel 1272 fu eletto papa Gregorio X, il quale stabilì che anche le future elezioni papali avvenissero in una sede chiusa a chiave: fu così che nacque il Conclave. Dal 1261 al 1281 in Viterbo si tennero ben cinque conclavi. - La data più importante per ogni viterbese è il 3 settembre, durante la cui nottata avviene il trasporto della Macchina di Santa Rosa. Si tratta di un baldacchino trionfale illuminato da candele e led, sulla cui punta si trova Santa Rosa, protettrice della città, che svetta tra i tetti; è alto circa 30 metri, con un peso di 51 quintali, distribuiti sulle spalle di 100 uomini, chiamati Facchini di Santa Rosa. La Macchina attraversa il centro di Viterbo, per un percorso di circa 1,2 km, per terminare la corsa (l’ultima parte più difficile in salita) davanti al Santuario della Santa. Dal 2013, è entrata a far parte dei Beni Immobili dell’Unesco.

2° Giorno: Viterbo – Bolsena – Montefiascone (km. 31+15+17)
Visita della “Città del Miracolo Eucaristico”, Bolsena, che si affaccia sull’omonimo lago. Raggiungeremo la Collegiata di Santa Cristina, patrona della città. Visiteremo la meravigliosa basilica che conserva la pietra dove è avvenuto il miracolo del Corpus Domini e la catacomba della Santa. Nel pomeriggio visiteremo Montefiascone, cittadina che domina anch’essa il Lago di Bolsena. Qui si trovano i resti della Rocca dei Papi, fortezza costruita nel XII secolo da papa Innocenzo III, che divenne poi nel XIV sec. residenza esisteva dei Papi. Di particolare interesse è anche la chiesa di San Flaviano, esempio di architettura romanico-gotica.

Curiosità La Collegiata di Santa Cristina è dedicata alla santa, figlia di un prefetto romano, convertitasi al cristianesimo. Si narra che il padre, per punizione, fece subire alla giovane Cristina delle torture terribili, per poi commissionarne la morte: fu legata ad una pietra per poi essere gettata nelle acque del Lago di Bolsena. Una volta in acqua però il masso cominciò a galleggiare e Cristina si salvò, ma le torture subite la condussero alla morte pochi giorni dopo. -La pietra del martirio di Cristina fu usata come altare, sul quale nel 1263 avvenne proprio lì il miracolo del Corpus Domini. Pietro da Praga, prete boemo che si stava recando a Roma, fece una breve sosta nella cittadina di Bolsena, dove volle celebrare la Santa Messa nella chiesa dedicata proprio a Santa Cristina. Poiché Pietro nutriva dei dubbi sulla presenza di Cristo nell’Eucarestia, proprio in quel momento l’ostia balzò sulla pietra del martirio, riversando sangue addosso al prete e sulle pietre in terra, oggi conservate nel Duomo di Orvieto.

3° Giorno: Viterbo - Roma (Km. 81)
Partenza per Roma, la città eterna. Inizieremo con la visita dei Musei Vaticani, polo museale della Città del Vaticano. Attraverseremo il Cortile della Pigna, la bellissima Sala delle Carte Geografiche, dove è riprodotta fedelmente tutta l’Italia, per terminare la visita con la Cappella Sistina. Scenderemo le scale che ci condurranno nella Basilica di San Pietro, la basilica cristiana più grande del mondo. La grandiosità della Basilica ci lascerà a bocca aperta, basti pensare alle opere d’arte che conserva: la Pietà di Michelangelo, il Baldacchino del Bernini… Nella seconda cappella della navata laterale di destra, si trova la tomba di Santo Giovanni Paolo II. Prima di arrivarci, date un’occhiata alla Porta Santa!

Curiosità
 Ci sono diverse teorie sull’origine del nome Roma. C’è chi pensa derivi da Roma, la sposa di Enea o del figlio Ascanio; chi invece ritiene che venga da Romolo, il fondatore nella città. Ma la teoria più “romantica” è quella dello scrittore bizantino Giovanni Lido, vissuto tra il V e il VI secolo, che riporta sia soltanto la parola latina amor (amore) scritta al contrario.

4° Giorno: Roma – Castel Gandolfo - Roma (Km. 24 + 24)
Visiteremo Castel Gandolfo, cittadina che si affaccia sul Lago di Albano. È conosciuta come uno dei Borghi più belli d’Italia. Appena raggiunto il centro storico, ci si trova davanti al Palazzo Pontificio, ossia la residenza estiva dei Papi. Il primo a risiedervi fu Papa Urbano VIII Barberini. Al rientro a Roma, tempo libero per attività personali.

Curiosità Prima di lasciare Castel Gandolfo, date un’occhiata alla bellissima Collegiata di San Tommaso. Uscendo dalla chiesa, prendete la viuzza che scende alla vostra sinistra… Resterete affascinati dal panorama del Lago di Albano che si aprirà ai vostri occhi! -       La tradizione culinaria romana è vastissima: da quella ebraico-romana ai piatti locali più tradizionali. Come non fare un salto alla pasticceria Boccione, al Ghetto, per provare la torta di visciole e ricotta… oppure fermarsi in uno dei ristoranti del quartiere per provare il famoso “carciofo alla giudia”. Non si saluta Roma però senza non aver assaggiato un buon piatto di pasta alla carbonara o alla matriciana.

5° Giorno: Partenza
All’ora stabilita, lasceremo la stupenda città eterna, per rientrare alla nostra destinazione.