Costa Smeralda, Maddalena e Corsica 

6 Giorni

Download Tour

1° Giorno Sardegna: La Maddalena – Costa Smeralda
Arrivo ad Olbia e partenza per Palau, (Lu Palau in gallurese). Vicino al paese, su un promontorio granitico modellato dal tempo, compare una scultura naturale che sembra plasmata da un artista: è la roccia dell’Orso, simbolo di Palau, col capo rivolto verso il mare. Il geografo Tolomeo (II secolo d.C.) attesta la sua conoscenza fin dall’Antichità: gli antichi marinai lo usarono come punto di riferimento. Nei fondali di fronte giacciono relitti di varie epoche. Imbarco sul traghetto e breve traversata di ca. 20 minuti per raggiungere l’isola La Maddalena (Sa Madalena in sardo) collegata all’isola di Caprera da un ponte. Una strada percorre tutto il suo perimetro: 45 km. di panorami mozzafiato. Graniti e porfidi delimitano tratti frastagliati, insenature, calette e spiagge, mentre l’entroterra è fatto di dolci colline. La Maddalena dà il nome all’arcipelago del quale è l’isola maggiore e al parco nazionale. A lungo è stata base della Marina militare, di cui è testimone il museo navale Nino Lamboglia a cui faremo visita. La posizione strategica nel Mediterraneo ha inciso sulle sue vicende: nel 1793 l’esercito francese guidato da un giovane ufficiale corso, Napoleone Bonaparte, tentò di invaderla, fermato dalla flotta comandata dal maddalenino Domenico Millelire. L’isola attrasse, tra gli altri, anche le attenzioni dell’ammiraglio Nelson.
Pranzo in ristorante. In questi luoghi esiste una tradizione di pescatori che si tramandano il mestiere di padre in figlio: il pesce quindi entra a far parte di molti piatti tipici maddaleniani.
Orate, spigole, dentici, pagelli sono tra i pesci più pregiati con i più comuni frutti di mare e ricchi di mare. Pomeriggio dedicato alla visita della capitale indiscussa della Costa Smeralda: Porto Cervo. Una piacevole passeggiata nella “Piazzetta delle Chiacchiere” spesso con divi di cinema e televisione, conosciuta per le lussuose boutique ed i locali frequentati dal jet set internazionale. Il borgo sul mare è sorto attorno a un’insenatura naturale che ricorda un cervo. Il porto vecchio risale agli anni Sessanta del XX secolo, quando con un’intuizione geniale il principe Karim Aga Khan IV, affascinato dalla bellezza del tratto di costa, decise di comprare le terre di quest’angolo di Gallura dando vita al paradiso del turismo internazionale d’élite. Il centro di Poltu Celvu (in gallurese) è costruito su un piano rialzato rispetto al porto. Dalla piazzetta delle Chiacchiere fino al Sottopiazza è un intrigo di viuzze, finestre, balconcini. Le splendide ville si arrampicano fin sulle colline circostanti, immerse nella macchia mediterranea. Da non perdere è la chiesa Stella Maris, opera dell’architetto Michele Busiri Vici, che domina Porto Cervo marina. A pochi passi dal centro turistico risplendono spiagge mozzafiato. Nei riflessi turchesi, verdi e azzurri del mare si immerge la distesa arcuata di sabbia bianchissima e soffice del Grande Pevero, fiancheggiata da rocce granitiche modellate dal tempo e da macchia mediterranea.
In serata sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

2° Giorno Sardegna: Grotte di Nettuno - Alghero
Prima colazione e mattinata dedicata alla visita delle fantasmagoriche Grotte di Nettuno, tra le più grandi cavità marine in Italia, uno dei gioielli della natura più affascinanti del Mediterraneo. La loro formazione risale a circa due milioni di anni fa: al loro interno sale con strabilianti conformazioni carsiche, una spiaggia di sabbia bianchissima e un enorme lago sotterraneo. Le coves de Neptú (in catalano), scoperte da un pescatore nel XVIII secolo e ben presto divenute attrazione turistica, hanno uno sviluppo orizzontale di circa 4 Km. Accesso alle grotte via terra tramite una scalinata di 654 gradini, l’Escala del Caborol (scala del capriolo) sul costone del promontorio di Capo Caccia. Via mare l’ingresso è molto più comodo. L’itinerario turistico all’interno delle grotte si estende per 1 km. circa. Al centro si erge “l’acquasantiera”, una monumentale stalagmite che ospita sulla sommità vaschette che diventano fonte di abbeveraggio per gli uccelli che nidificano nelle vicinanze. Tra grandi colate, sul fondo del lago spicca una caratteristica formazione stalagmitica detta “albero di Natale”. Attraverso un breve sentiero in leggera discesa si raggiunge la maestosa “sala della Reggia”: una colonna di 18 metri si eleva fino alla volta e forma due arcate spettacolari, che sembrano reggere il soffitto. Segue la “sala Smith” (o dell’organo), con il grande organo, la colonna più grande dell’intera grotta, le cui colate assomigliano a canne d’organo. Le grotte sono state set cinematografico: nel 1978 all’interno è stato girato ‘L'isola degli uomini pesce’, le cui scenografie richiamano i racconti di Jules Verne.
Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita del centro storico di Alghero, riconosciuta come la “piccola Barcellona”, il borgo marinaro di Alghero è il capoluogo della Riviera del Corallo. Il promontorio di Capo Caccia e il suo faro costituiscono una delle icone della città. Visita alla Cattedrale di Santa Maria, Chiesa e Chiostro di San Francesco, Palazzo d’Albis, Teatro, Bastioni.
In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.

3° Giorno Sardegna: Santa Teresa di Gallura – Corsica: Bonifacio - Porto Vecchio
Dopo la prima colazione, trasferimento a Santa Teresa di Gallura, breve visita del centro storico.
Vittorio Emanuele I di Savoia la fondò nel 1808, ribattezzando col nome della moglie Maria Teresa una località detta Longosardo (o Longone).
Di particolare interesse è la batteria Ferrero: rudere di fortificazioni della seconda guerra mondiale composto da postazioni di artiglieria, bunker, caserme, miniere a cielo aperto e collegamenti ferroviari costruiti principalmente per il trasporto di materiale bellico e roccia granitica.
Imbarco per la Corsica. Dopo 1 ora circa di navigazione arrivo a Bonifacio, posta sul promontorio calcareo a picco sul mare, con favolosi panorami che spaziano fino alla vicina Sardegna.
Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di Porto Vecchio, di origine genovese. Oggi la Cittadella si presenta con case e vicoli di pietra, soprattutto porfido, ed è circondata dai bastioni. Arroccata su un promontorio che raggiunge i 900 metri sulla sommità del massiccio dell'Ospedale (U Spidali) si trova una frazione del paese costruita come un villaggio di montagna, la Foresta dell’Ospedale: pini, faggi e numerosi sentieri. Dopo la diga dell'Ospedale, scopriamo la cascata di Piscia di Gallu, alta 60 m. La cima della Vacca Morta è facilmente accessibile e vale la pena visitarla. In serata sistemazione hotel, cena e pernottamento.
Lingue: il còrso è parlato in diverse varianti nell'isola, con l'eccezione di Bonifacio, dove è parlata una variante ligure bonifacina.

4° Giorno Corsica: Corte – Ajaccio
Prima colazione e partenza per Corte, antica e deliziosa città storica e culturale fortificata, nel cuore della Corsica. Visita della città e pranzo in uno dei ristoranti tipici.
Charcuterie: è il più classico degli antipasti in Corsica fatto di salumi locali, considerati tra i migliori del mondo: il prisuttu, la panzetta, il lonzu, il figatellu e il capicollu .
Partenza per Ajaccio, città che il 15 agosto 1769 diede i natali all’imperatore Napoleone Bonaparte. Visita della Maison Bonaparte, residenza sua e dei suoi familiari, diventata un museo in cui sono in mostra i cimeli di famiglia. La cattedrale barocca di Notre Dame (XVI secolo), dove Napoleone venne battezzato, contiene dipinti di Delacroix e Tintoretto.
In serata sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

5° Giorno Corsica: Filitosa – Propriano – Sartene – Bonifacio
Dopo la prima colazione, partenza verso Bonifacio con sosta per la visita dello stupefacente sito preistorico (8 mila anni) di Filitosa. Il proprietario del terreno scoprì il sito nel 1946, saltò fuori una magnifica serie di menhir preistorici e statue in granito scolpite con delle rappresentazioni umane. È uno degli esempi più completi di arte megalitica del Mediterraneo. Le pietre sono sistemate attorno a un monumento centrale, forse un tentativo di allontanare gli invasori.
A seguire Propriano, i cui abitanti discendono da comunità greche, pisane e turche. Il monumento più importante della città è la chiesa di Notre Dame de la Misericorde del 1864. Il caratteristico porticciolo è vivacizzato da un’affascinante combinazione di yacht esclusivi e barche da pesca; magnifiche le spiagge di sabbia bianca e dal mare turchese.
Segnaliamo il Bagno di Caldane, a 20 minuti, un sito naturale di acque solforose dalle proprietà terapeutiche che sgorgano ad una temperatura di 38°C. Da non perdere il villaggio medievale di Sartene, con una lunga storia di pirateria e banditismo, oggi perfetto esempio della cultura e tradizioni corse. Edifici alti costruiti con la roccia della collina sulla quale si ergono. Nella piazza centrale, oggi cuore turistico, c’è il palazzo del governatore e la chiesa di Sainte Marie, col suo caratteristico campanile corso che contiene la croce e la catena portati da un penitente in processione. Arrivo a Bonifacio, la Scalinata del Re d'Aragona è composta da 187 antichi scalini scavati nella scogliera. Le Bocche di Bonifacio sono uno stretto di mare che separa la Corsica dalla Sardegna che, nel punto più breve, distano circa 11 km.
Pranzo in ristorante e quindi imbarco per Santa Teresa. In serata arrivo in hotel in Costa Smeralda, cena e pernottamento.

6° Giorno Sardegna: Nuoro – Orgosolo
Prima colazione e partenza per Nuoro, definita “l’Atene sarda”. Fra i quartieri storici si ricorda “Séuna”, un tempo dimora di contadini e artigiani, e “santu Pedru”, che ospitava pastori e proprietari terrieri. Qui si trova il museo Grazia Deledda, casa natale della scrittrice premio Nobel, che oggi conserva intatta la memoria di un’artista che aprì i confini della Sardegna al mondo. Visita del centro storico, tra cui il Duomo e la Chiesa di N.S. delle Grazie ed al Museo del Costume e delle Tradizioni Popolari Sarde. Proseguimento per il magico paese dei murales, Orgosolo, il piccolo centro della Barbagia conosciuto in tutto il mondo per i dipinti che adornano il centro storico. I Murales narrano di storia, di politica, di vita quotidiana, ma soprattutto di tradizione e di Sardegna. Pastori che portano il gregge al pascolo, donne intente a lavare i panni o raccogliere l'acqua alla fonte, sono solo alcune delle immagini che raccontano la storia centenaria di Orgosolo.
Pranzo tipico con i pastori.
In serata arrivo ad Olbia e rientro a casa.