1° Giorno: Trento – Val Di Fiemme – Val di Fassa
Arrivo a Trento, ai primi
posti fra le città italiane per qualità della vita e dell’ambiente, ricca di
arte e storia e luogo perfetto per iniziare a scoprire il Trentino.
Fondata dalle popolazioni celtiche fu
presa dai romani e nominata “Tridentum”.
La dominazione austro-ungarica realizzò diverse opere come la costruzione della
linea ferroviaria del Brennero. L’autonomia speciale ha contribuito a rendere
Trento un importante centro amministrativo e commerciale.
Visita
di piazza del Duomo su cui si affacciano splendidi palazzi nobiliari
affrescati come le “CaseCazuffi-Rella”.
Qui sorge il romanicoDuomo di San Vigilio, in cui si tennero tutte le sedute formali del
Concilio di Trento. Il Duomo, insieme al palazzo
Pretorio e la merlata Torre Vanga del XIII sec. creano un complesso
spettacolare che domina la piazza, ornata anche dalla settecentesca fontanadel Nettuno. Spettacolo per la vista è
il Castello del Buonconsiglio, composto da una serie di edifici di
epoca diversa e un tempo residenza dei vescovi di Trento, oggi ospita diversi
musei.
Proseguimento
del tour attraverso la Val di Fiemme e… la “Foresta dei Violini”: qua gli abeti sono la materia prima per i maestri liutai, che da
lungo tempo si recano fin qui da Cremona (patria del violino) per acquistare i
legni più pregiati, trasformandoli poi in strumenti musicali di rara
perfezione, da qui il nome per la foresta. Si racconta che fosse Stradivari in
persona ad aggirarsi nella foresta di Paneveggio alla ricerca
degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini: abeti rossi
plurisecolari il cui legno, grazie alla sua particolare capacità di
"risonanza", era ideale per la costruzione delle casse armoniche che
acquisivano il massimo della musicalità.
Passaggio
quindi a Canazei, uno dei luoghi più
famosi delle Dolomiti situato nello splendido scenario del gruppo di Sella, del
Sassolungo e della Marmolada. Con i suoi 1.465 metri
di altezza sul livello del mare rientra tra i trenta comuni italiani più “alti”,
è considerata la capitale degli sport
sulla neve in Val di Fassa. Gli abitanti di Canazei vengono
chiamati “Pazedins” in
riferimento alla pazeida un
recipiente di legno usato per fare la pasta dei cajoncìe
, dei ravioli ripieni, un tempo uno dei
piatti più gustosi e oggi pietanza tipica molto apprezzata. Per questo motivo,
gli abitanti di Canazei erano visti come dei buon gustai.
Sistemazione
in hotel in zona Cavalese, cena e pernottamento.
2° Giorno: Passo Sella, Val Gardena e Lago di Carezza
Giornata
dedicata all’escursione in pullman lungo uno dei percorsi più belli delle
Dolomiti. PassoSella mette in comunicazione la Val di Fassa con la Val Gardena,
uno fra i più celebri valichi delle Dolomiti, dominato dalle splendide Torri
del Sella e dalla barriera delle Mesules: indimenticabile la veduta panoramica sul
gruppo del Sassolungo. Il passo Sella è una delle mete più
ambite dai ciclisti di tutto il
mondo, è stato più volte scalato dal Giro d'Italia e rappresenta uno dei passi leggendari a cui
sono legate le vicende agonistiche dei più forti ciclisti di tutte le epoche.
Proseguimento
per la Val Gardena con i pittoreschi
centri di Selva di Valgardena, Santa Cristina; sosta per la visita di Ortisei, grazioso capoluogo situato in
una conca di prati limitata da ampi boschi e rinomato per l’intaglio artistico
e artigianale del legno. La valle è ufficialmente trilingue, e tutte le denominazioni
sono riportate in italiano ladino e tedesco.
Ripresa
del viaggio con sosta in ristorante per il pranzo. Le specialità gastronomiche di
queste valli sono il frutto di una tradizione tramandata di generazione
in generazione. Ancor
oggi, vengono servite tipicità come i “Crafucins” (Schlutzkrapfen, ravioli
ripieni di spinaci) o il “Puessl” (Schmarren di mele, una frittata dolce
spezzettata). Irrinunciabile lo speck dell’Alto Adige, accompagnato da
croccante Schüttelbrot e formaggio grigio (Graukäse) o di malga, con rapanelli,
erba cipollina e cetrioli sottaceto.
Attraverso
la Val d’Ega, la qui rete di
sentieri nella natura incontaminata è di 500 km, si sale
verso il Passo di Costalunga valico
situato tra il gruppo del Latemar e quello del Catinaccio. In questi luoghi il cielo notturno è uno dei più belli d'Italia, perché
l'inquinamento luminoso qui non esiste.
Lungo il
percorso sosta per ammirare il suggestivo Lago
di Carezza, conosciuto anche come il “Lago dell’Arcobaleno” che, circondato
da fitte abetaie, rappresenta la classica “cartolina dolomitica” con le sue
acque verdi azzurre in cui si riflette il grigio luminoso delle rocce a forma
di canne d’organo del Latemar.
Leggenda:
il lago di Carezza era abitato da una bellissima ninfa, e un mago di nome
Masarè si innamorò perdutamente di lei. Per poterla conquistare, la strega
Lanwerda gli suggerì di travestirsi da mercante di gioielli e di creare con le
pietre preziose un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar.
Il mago seguì le indicazioni della strega, ma dimenticò il travestimento: al
che la bellissima ninfa scoprì il tranello e scomparve per sempre nel lago.
Fuori di sé, il mago gettò tutti i gioielli che formavano l'arcobaleno nello
specchio d'acqua: per questa ragione, ancora oggi il lago risplende di mille
colori.
Rientro in
hotel per la cena e il pernottamento.
3° Giorno: Cavalese – Moena - Passo San Pellegrino – Belluno
Partenza
per Belluno seguendo il percorso attraverso Moena, soprannominata la “fata delle
Dolomiti
”, esattamente al confine
tra le valli di Fiemme e Fassa. Si segue il Passo San Pellegrino, importante
stazione turistica con vista sul maestoso massiccio del Civetta e le
interessanti località turistiche di Falcade e Agordo. Belluno, attraversata dal fiume Piave è la “porta
delle Dolomiti” e al tempo stesso finestra aperta verso la pianura veneta; è circondata
da una splendida corona di rilievi montuosi che la abbracciano tutta intorno, a
sud con i dolci profili delle Prealpi del Nevegal, a nord con l’imponente monte
Serva e le pareti rocciose del gruppo della Schiara. Le splendide Dolomiti
Bellunesi sono state riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Belluno presenta il tipico aspetto
delle cittadine venete, con strade fiancheggiate da case gotiche e rinascimentali, spesso porticate, e piazze con
fontane. Sulla piazza centrale il duomo intitolato a San Martino, il Palazzo
dei Rettori e la torre civica. Nei pressi si trova la piazza del Mercato,
circondata da edifici porticati del Rinascimento, con la bella fontana gotica
di San Lucano. Da qui parte via Mezzaterra, l'asse principale del centro
antico, fiancheggiata da edifici monumentali. Segnaliamo inoltre il Museo del
7° Reggimento Alpini, con sede nella caserma Salsa.
Rientro a
casa.