Anche se non particolarmente famosa per la sua enogastronomia,
l’Olanda offre ai suoi visitatori una serie di perle culinarie assolutamente da
scoprire tra cui i formaggi (tutti conosciamo i formaggi Edam e Gouda, che in
verità sono i nomi delle città in cui vengono prodotti e non i nomi dei
formaggi stessi), pesce (famosa l’arringa cruda o affumicata), fritti di ogni
tipo, gin e birre artigianali. Il vero pasto “olandese” è la cena rustica con
zuppa di verdure, ma negli anni la gastronomia del paese si è contaminata con
sapori provenienti da tutto il mondo che ad oggi possono essere considerati
“olandesi”.
GIORNO 1 (preferibilmente di mercoledì, giorno del mercato a Edam): EDAM - VOLENDAM - HENRI WILLING CHEESE FARM
Un tempo città portuale da cui
salpavano le baleniere, Edam è ad oggi una vera e propria perla nascosta del
Noord-Holland, con i suoi antichi magazzini per le merci, le vie acciottolate,
i ponti azionati a mano e i canali da cartolina. Famosissimo in città è il
Kaasmarkt, il mercato dei formaggi che si tiene ogni mercoledì mattina di luglio-agosto. A lato del Kaasmart sorge il Kaaswaag, la pesa pubblica dei
formaggi, oggi sede di una mostra dedicata al prodotto più importante di Edam.
Proseguendo verso sud a soli 2km troviamo Volendam, antica città di pescatori
caratterizzata dalle sue schiere di casette in legno. Volendam ospita un grande
negozio e museo di formaggi, bancarelle di pesce e chioschi che vendono frites.
Nel pomeriggio ci si sposta verso
Katwoude, a soli 6km a sud, per vedere da vicino come si producono le oltre 50
varietà di formaggi del caseificio Henri Willing. Oltre ai classici stagionati di mucca, capra e latte di
pecora (anche biologici), la fabbrica offre anche una vasta gamma di formaggi
alle erbe basati su ricette uniche. È possibile effettuare degustazioni e
visite guidate.
Curiosità: A Volendam
gli abitanti del posto sono spesso vestiti con abiti tradizionali per andare in
chiesa o in occasione delle feste - Il caseificio
Henri Willing è uno dei più grandi del paese, ha altri punti di produzione in
Olanda e diversi shop nelle città principali
GIORNO 2: AMSTERDAM
Per quanto riguarda il cibo ovviamente la capitale ha molto da offrire. Tra le
tappe da non perdere consigliamo lo street food dei mercati. Immancabile il
pesce crudo/affumicato dei locali vicino al mercato dei fiori di Amsterdam e
l’arringa cruda e i waffels dell’Albert Cuyp market, nella zona sud della città.
Un’altro street food da non perdere sono le patate fritte in cono del
Frietboutique, nel quartiere Oud Zuid. Per gli amanti del dolce invece, a
fianco troviamo l’Ijsboutique, una gelateria artigianale che produce gelati con
frutta fresca, anche questa assolutamente da provare. La cioccolateria più
famosa invece è la “Ganache”, adiacente a Oude Kerk.
Nel quartiere Amsterdam Zuidoost, un pò fuori dal centro, troviamo il World of
Food, un vasto spazio dove assaggiare sapori contaminati dall’Indonesia, Africa,
India. Un piatto interessante è il rijsttafel indonesiano (pasto rivisitato con
tante portate composto da riso e diverse varietà di carne, pesce e verdure) e
il roti del Suriname (piatto unico composto da carne, verdure e il “roti”, una
specie di pita).
Ad Amsterdam ci sono tantissimi posti inoltre dove poter fare degustazioni dei
formaggi tipici.
Per quanto riguarda le “bevande”,
in quest’area molto famosi e buoni sono le birre artigianali, il gin e il
liquore tipico il “jenever”. La città infatti non rappresenta solo grandi
marchi come Heineken, ma ospita tantissimi piccoli birrifici di nicchia che
uniscono metodi di produzioni tradizionali e innovazioni moderne. Una tappa,
anche solo dall’esterno merita il birrificio Brouwerij’t IJ che si trova accanto
al mulino a vento di Amsterdam, il De Gooyer.
Altri birrifici meritevoli di una
visita sono Poesiat & Kater (Amsterdam Oost) e Brouweij Kleiburg (legato al
monastero Kleiklooster).
Oltre alla birra, anche il jenver
viene molto consumato in Olanda. Questo è un liquore al gusto di ginepro e
viene spesso offerto dalle distillerie della città, tra le più famose troviamo
la Distilleerdererij’t Nieuwe Diep, nel quartiere di Amsterdam Oost.
Curiosità: Gli olandesi
consumano più di 14kg di formaggio a testa all’anno - Ad Amsterdam
sono pochissimi i ristoranti tipicamente “olandesi” la maggior parte offre un
mix di cucine diverse che si contaminano tra loro, tanti sono anche i
ristoranti italiani - Il jenver è
l’antenato del gin. Ad oggi la sua produzione è riconosciuta e tutelata
dall’Unione Europea, solo le acqueviti prodotte in Olanda, Belgio e alcune aree
di Francia e Germania possono portare il nome di “jenver”
GIORNO 3:
ALKMAAR E TEXEL (possibilmente di venerdì, giorno del mercato di Alkmaar)
Un mercato che sicuramente vale la tappa è il mercato dei formaggi di Alkmaar.
Ogni venerdi mattina da aprile a settembre è possibile assistere alla
vendita delle forme di “kaas” (formaggio) secondo l’antica tradizione. Uno
spettacolo affascinante che vale il viaggio.
Proseguendo verso nord e attraversando il mare con il traghetto, si arriva a
Texel, isola famosa per la sua sabbia bianca, la fauna selvatica, le riserve
naturali ma soprattutto per il fatto di essere piena di pecore. La lana è molto
pregiata e ci sono numerosi caseifici. Oltre a questi, girando per l’isola si
trovano anche altri eccellenti produttori locali tra cui produttori di frutta,
cioccolato, gelato, birra e vino. Famosa è anche la carne di agnello dell’isola
di Texel, prelibata grazie all’ambiente naturale in cui crescono.
Curiosità: nel XIV
secolo il formaggio veniva venduto in piazza Waagplein, dove era situata
l’unica pesa della città - circa 2.200
forme di formaggio, equivalenti a 30.000 chili vengono allineati in attesa dei
compratori - Sull’isola di
Texel si produce anche vino, produzione estremamente rara per l’Olanda
GIORNO 4: ROTTERDAM Rotterdam è una città innovativa e
dinamica sotto tanti punti di vista: architettonico, economico e negli ultimi
anni anche culinario. Recentemente la visione progressista della città ha
contaminato anche una nuova generazione di chef e ristoratori, in grado di
soddisfare i palati dei più severi critici gastronomici.
In città si trovano i più svariati locali, dai caffè di tendenza ai gastropub,
dalla cucina molecolare ai ristoranti stellati Michelin. Un’attenzione
particolare è rivolta al km0 e alla stagionalità dei prodotti.
Il quartiere di Katendrecht è uno
dei quartieri gastronomici più vivaci della città, la vicina piazzetta
Deliplein è il fulcro delle delizie: ospita locali di cucina francese,
specialità di mare e menu stagionali. La West-Kruiskade
ospita una serie di ristoranti asiatici, marocchini, surinamesi e caraibici,
riflettendo la multiculturalità di Rotterdam.
Tappa gastronomica
imperdibile è il Markthal, mercato coperto di Rotterdam, di fronte alla foresta
di case cubiche, con i suoi 100 banchi di prodotti artigianali e numerosi
ristoranti.
Per godere a pieno
della gastronomia di Rotterdam, vale la pena frequentare gli eleganti caffè che
si trovano nelle gallerie d’arte, come il Cafè De Witte Aap (all’interno della
galleria Witte de Withstraat), e nei teatri, come il Bazar (adiacente al teatro
Witte de With).
Curiosità: A
Rotterdam, l’azienda agricola “RotterZwam” coltiva funghi riutilizzando i fondi
di caffè dei bar della città. non è aperta al pubblico ma è possibile gustare i
funghi in numerosi locali della città
GIORNO 5: VELUWE Con un elevato numero di aziende
agricole e coltivatori di prodotti regionali biologici, il Veluwe è una delle
destinazioni culinarie più interessanti d’Olanda. Per l’elevata densità di
aziende agroalimentari, l’area si è aggiudicata il soprannome di “Valle del
Cibo”. All’interno dell’area ci sono diversi ristoranti dove si può gustare
tutto l’anno carne di selvaggina.
L’area del Veluwe è anche la
riserva nazionale più vasta d’Olanda, qui troviamo paesaggi naturali di boschi
e brughiere e una ricca varietà di specie animali. Consigliata è una
passeggiata all’interno del parco nazionale del De Hoge Veluwe, dove si possono
avvistare cervi, cinghiali, mufloni e caprioli.
Immancabile la visita al
Kroller-Muller, museo che possiede la seconda collezione di Van Gogh più grande
al mondo.
Rientro.
Curiosità: Nel villaggio
di Vierohouten ogni anno a ottobre si può partecipare alla fiera della
gastronomia “De Wilddaggen” che coincide con
l’apertura della caccia - L’area del
Veluwe offre diversi ristoranti stellati Michelin