Il talentuoso architetto spagnolo Antoni Gaudí (1852-1926) è stato il massimo esponente del modernismo catalano, distinguendosi nel suo stile per il suo radicato
amore per la natura. Le
Corbusier lo definì come il «plasmatore della pietra,
del laterizio e del ferro». Ben 7 delle
sue opere a Barcellona figurano nella lista dei patrimoni dell'umanita dell'UNESCO
1° Giorno: Barcellona (Ramblas - Barrio Gotico)
Arrivo in
aeroporto a Barcellona e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere e a
seguire visita del centro storico, in uno dei luoghi più emblematici della città, la
celebre Ramblas, un viale lungo
1,4 km che collega Plaça de Catalunya con
il Port Vell
.
All’altezza di Plaça de Catalunya, si prosegue con il Barrio Gotico, uno dei quartieri più antichi di Barcellona, per
conoscere le origini romane e medioevali della città. Tra i vicoli pittoreschi
del Quartiere Gotico, ammiriamo la Basilica di SantaMaria del Pi (‘pi’ significa ‘pino’ in
catalano) in stile gotico-catalano. Carrer
delBisbe è la via più
fotografata del quartiere, su cui si affacciano due edifici gotici: la Cases dels Canonges e il Palau dela Generalitat, collegati da un bellissimo ponte ad archi chiamato
“Ponte del Vescovo”. In Carrer de Santa
Llucia nei fine settimana si esibiscono cantanti lirici dilettanti.
Strettissime le stradine, abitate un tempo da una comunità ebraica, di El Call Prima del XV secolo. Tante le viuzze
da scoprire fra negozi di antiquari, librerie, cioccolaterie e caffè. Cena
e pernottamento. Pillole di storia: Secondo una delle tante leggende, a
fondare la città di Barcellona fu il cartaginese Amilcare Barca, padre di Annibale. Successivamente i Romani riorganizzarono
la città, ancora visibile nelle strade del centro storico e nelle mura romane
rimaste in piedi.
2° Giorno: Barcellona (Casa Batlló – Casa Milà - Sagrada Familia - Parc Güell)
Prima
colazione e intera giornata dedicata alla visita delle opere di Gaudì. Pranzo
in corso di escursione. La Casa Batlló,
al civico
43 del Passeig de Gràcia, è
considerata una delle creazioni più originali dell’architetto. La sua
facciata anteriore, scolpita in pietra arenaria di Montjuïc, è movimentata da
un ritmo ondulato ed è caratterizzata da possenti colonne, simili a zampe di
elefante, per fa sembrare l’edificio molto più grande di quello che è
realmente. La casa è impreziosita esternamente dalla ceramica che al sole
crea un magico gioco di riflessi. La forma bizzarra dei balconi ricorda ad
alcuni le maschere teatrali, a certi i pipistrelli e ad altri ancora i crani
umani (acquisendo anche il soprannome di «casa de los huesos», delle ossa). Sul
tetto, infine, si trovano i comignoli color verde erba e una torretta
cilindrica decorata con gli anagrammi di Gesù (IHS), Maria (M con la corona
ducale) e Giuseppe (JHP) e sormontata dal classico pennacchio gaudiano a forma
di croce orizzontale, a simboleggiare i punti cardinali. Di
conseguenza, anche l’interno della casa
segue linee curve ed è proprio questo che la rende così
stravagante e affascinate.
Curiosità: con Casa Batlò, Gaudí manifesta il principio modernista secondo cui non esistono linee rette e angoli in natura. Egli
non spiegò mai la sua opera e diresse i lavori della facciata senza progetti
precisi, come era solito fare. Costruì una casa piena di simboli, una tela che
spiega una storia che ciascuno può completare con la propria immaginazione.
Al numero 92 del Passeig de Gràcia ammiriamo l’ultima importante
costruzione civile di Gaudì, Casa Milà, detta La Pedrera (la cava di
pietra), caratterizzata da tre facciate distinte. Le varie finestre esterne rievocano le grotte
e le aperture naturali nella pietra. Curiosità: Gaudí
non ha ultimato La Pedrera come avrebbe voluto a causa di discordanze con la
famiglia Milà. Da fervente credente, voleva inserire una grande scultura della
Vergine Maria sulla vetta dell’edificio, ma l’idea non venne approvata. Dalla
terrazza della Pedrera si vede l’imponente Basilica. Proprio come per la
terrazza di Casa Batlló, l’architetto ideava uno spazio da cui ammirare la sua
opera più importante: la Sagrada Familia.
La celebre Sagrada Familia, il capolavoro che
Gaudì lasciò incompiuto a causa della sua morte prematura e che tuttora è in
costruzione. Un
progetto colossale, un tripudio di linee curve, pinnacoli e magnificenza. La basilica ha 3
facciate ricche di simbologia, la facciata della “Natività” è ampiamente
decorata; la facciata della “Passione” è la più austera e semplice; la “Gloria”
è la facciata principale e la più monumentale.
Curiosità: sulla facciata della Passione si trova un quadrato magico:
16 numeri e 310 combinazioni che danno come risultato sempre il numero 33,
l’età in cui Gesù venne crocifisso (33 sono anche i gradini del
Park Güell). Le 18 imponenti torri rappresentano i 12 apostoli, i 4
evangelisti, la Madonna e Gesù; l’altezza delle torri varia a seconda della
gerarchia spirituale di ciascuna figura religiosa. Per l’interno Gaudí
s’ispirò ad un bosco, creando colonne con forma di tronco d’albero.
Curiosità:
Gaudì ha trascorso 40 anni a
costruire la Sagrada Familia, sapendo
dell'impossibilità di vederla compiuta nell'arco della sua vita, l’artista
lasciò ai posteri dei bozzetti, affinché si potessero terminare i lavori.
Sulla collina del Carmel, poco fuori
dal centro cittadino, nel quartiere La Salut, visita del Parc Güell,
un parco pubblico di
17,18 ettari, progettato e composto
per portare pace e serenità. Salendo
la scalinata del dragone,
con l’iconica salamandra, uno dei simboli alchemici di
Barcellona, si raggiunge la sala ipostila,
originariamente ideata come mercato coperto, si ha l’impressione di essere nel
mezzo di una foresta. Passeggiando tra i giardini si ammira
la città dalla artistica terrazza panoramica.
Curiosità: in una delle abitazioni
edificate all’interno del parco, Gaudì vi abitò per molti anni con il padre e
la nipote, fino a quando traslocò nel cantiere della Sagrada Familia.
Cena in ristorante
tipico in zona Rambla a base di paella, a seguire spettacolo di flamenco. Pernottamento.
Curiosità: “Paella” in
valenciano significa padella, il piatto tipico prende quindi
il suo nome da una grande padella bassa con due grossi
manici, il recipiente cioè che si utilizza
per cucinarla e servirla.
3° Giorno: Barcellona
Prima
colazione e tempo libero in mattinata per gli ultimi acquisti ed una
passeggiata in centro. Pranzo e quindi trasferimento in aeroporto per il
viaggio di rientro a casa.
Ultime curiosità su Gaudì: aveva gli occhi azzurri, era
vegetariano, non si sposò mai, non amava le scarpe nuove (chiedeva a suo fratello di
indossarle per primo); morì a seguito di un incidente con un tram all’età di 74
anni; fu imbalsamato, vestito da monaco con un rosario nella mano
sinistra; ai suoi funerali scese in strada tutta la città per rendere l’ultimo
omaggio “all’interprete del popolo catalano”. Venne sepolto nella cripta della Sagrada Família.