Sulle tracce di Ulisse

5 giorni

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1° Giorno: Serra San Bruno – Pizzo (Km. 42)
Serra San Bruno è una località spirituale, artigianale e agricola delle montagne calabresi. Tra la Sila e l’Aspromonte, conserva intatte le strutture settecentesche dei propri palazzi e si richiama alle località alpine grazie ai suoi boschi fitti di pini e abeti del suo bosco millenario. Visita dell’Abbazia, che vanta una storia millenaria, è stato il primo convento certosino in Italia. Di grandissimo interesse storico religioso, la certosa è soggetta alla rigida regola monastica della clausura. L’unico ponte con il “mondo reale” è il suo museo.

Curiosità: le case dell’abitato sono caratterizzate da portali in granito lavorato, loggette in legno scolpito e ringhiere in ferro battuto, opera di artigiani locali che vantano un’antica tradizione. Proseguimento per Pizzo Calabro, incantevole località dove, secondo la tradizione, vi soggiornò Ulisse. Passeggiata panoramica e visita della Chiesa di Piedigrotta, scavata in una grotta di tufo da alcuni marinai napoletani scampati da un naufragio. Cena e pernottamento.

Curiosità: il borgo pittoresco di Pizzo vanta anche una storica tradizione gelatiera, tanto da essere conosciuto anche come la “città del gelato”.

2° Giorno: Scilla - Chianalea - Reggio Calabria (Km. 125)
Visita panoramica di Scilla, antico borgo di pescatori dominato dal Castello dei Ruffo, ai cui piedi sorge Chianalea, le cui case sono costruite direttamente sugli scogli, e sono separate da viuzze strette che scendono fino al Mar Tirreno e che dall’alto sembrano un po’ i canali veneziani. Un’atmosfera magica, che le è valsa l’ingresso tra i Borghi più Belli d’Italia. Proseguimento per Reggio Calabria e visita del Museo Archeologico Nazionale in cui sono custoditi i famosi Bronzi di Riace. Al termine passeggiata lungo sul lungomare della città. Cena e pernottamento.  

Tour Religioso: la Basilica di Maria SS della Consolazione (patrona e protettrice di Reggio Calabria) è un luogo di pellegrinaggio. La venerazione risale al 1577, durante la peste. La Madonna della Consolazione apparve a un frate Cappuccino per annunciargli la fine dell’epidemia.

3° Giorno: Gerace – Locri (Km. 105)
Partenza per Gerace, elegante borgo medievale tra le prime alture della Locride, il cui centro conserva un ricco patrimonio storico-artistico. Visita ad un laboratorio di ceramica.

Curiosità: Gerace deriva dal greco e significa “sparviero”. Secondo la leggenda, fu uno sparviero a indicare il punto esatto in cui costruire il borgo, lontano dagli attacchi via mare dei Saraceni. Visita del Museo e della zona archeologica di Locri, antica colonia greca e pilastro dell’archeologia calabrese. Cena e pernottamento. Curiosità: Lokroi, colonia greca fondata alla fine dell’VIII sec. a.C. da alcuni profughi greci, patria di Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale e di Nosside, poetessa soave e amorosa.

4° Giorno: Sila – Matera (Km. 415)
Partenza per il grande Bosco d’Italia, nel più grande altopiano d’Europa, la Sila: vaste foreste di faggi, pini, abeti e lecci. Si estende nel territorio di 19 comuni di 3 province della Calabria (Cosenza, Catanzaro e Crotone), per complessivi 73.695 ettari.

Da assaggiare: uno dei piatti tipici del posto: la “mpanata”, zuppa fatta con ricotta, siero di latte ancora caldo e pezzi di pane duro. Era il tipico piatto dei pecorai, che consumavano prima “di’mmiàre”, cioè avviare il gregge al pascolo. Veniva consumata con cucchiai di legno, attingendo tutti dalla stessa coppa. Proseguimento per Matera. Cena e pernottamento.

5° Giorno: Matera – Metaponto (km. 50)
Visita di Matera, una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico. E’ la città dei Sassi, interamente scavata nel tufo e dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Nel pomeriggio rotta verso Metaponto. Visita al Museo Archeologico e del Tempio Tavole Palatine.

Curiosità: il suo nome significa “al di là del mare”, Metaponto divenne una delle più importanti colonie della Magna Grecia.