1°
Giorno: San Leo - Mondaino
Situata su uno sperone roccioso, San Leo si
protende verso l’infinito del Monte Fumaiolo e del
Mare Adriatico. Detta anche Montefeltro, è
situata a 583 m. s.l.m. e fa parte dell’Emilia Romagna dal 2009. Nel tessuto
urbano del centro storico, di impronta seicentesca, un complesso monumentale di
carattere religioso, che fa di San Leo una vera “città d’arte”: Pieve, Duomo,
Torre
Campanaria e Convento di Sant’Igne.
Curiosità: La
sua imponente Rocca ospitò personaggi illustri come Dante, San Francesco
d’Assisi e il Conte di Cagliostro. Quest’ultimo fu un avventuriero, massone ed
alchimista che viaggiò per le corti europee del XVIII secolo. Si attribuì il
titolo fittizio di “conte” usando diverse identità, ingannando molte persone
con la vendita di elisir in grado di donare la giovinezza eterna. Mondaino, al confine tra Romagna e Marche, è una delle capitali
nella produzione di Formaggio
Pecorino di Fossa. Il paesaggio è fatto di
campagne e macchie, su un’alta collina della Valconca, dove un tempo
pascolavano i daini e sorgeva un tempio dedicato a Diana, dea della caccia e
protettrice delle selve, nacque il paese, il “monte dei daini”.
Curiosità:
L’infossatura dei formaggi si diffuse in diversi borghi collinari di Romagna
durante il Medioevo. Aveva un doppio scopo: consentire ai formaggi di
raggiungere una piena stagionatura e nascondere le preziose forme alle numerose
bande di avventurieri e briganti che compivano razzie.
2°
Giorno: Urbino - Pesaro
Urbino è un meraviglioso scrigno di tesori che dette i natali a
due grandi artisti: Bramante e Raffaello
Sanzio. Il suo massimo splendore fu sotto la
Signoria dei Montefeltro. Il duca Federico III ne fece uno dei centri
principali della cultura e dell’arte del Rinascimento. E’ sede di una delle più
antiche ed importanti università d’Europa, fondata nel 1506. Visita del Palazzo
Ducale, l’Oratorio di San Giovanni e San Giuseppe, la casa Natale di Raffaello
e il Duomo con il museo e i sotterranei.
Curiosità:
Urbino fu costruita con alcuni “trucchetti” acustici. Se ci si mette in piedi
al centro del piazzale esterno del Palazzo Ducale e si parla, la voce si
amplifica. L’artificio era pensato per permettere al Duca di affacciarsi a una
delle finestre più alte e parlare al popolo, garantendo così che le sue parole
fossero perfettamente udite da tutti. Pesaro, città di origine romana sorta lungo il percorso della via
Flaminia. Ebbe il suo massimo splendore nei secoli XVI e XVII, sotto la
Signoria dei Della Rovere. Fiorente l’artigianato, come la lavorazione del
rame, del ferro battuto, l’oreficeria e la manifattura di pipe in radica. Il
suo litorale ha una spiaggia sabbiosa di 7 km. Visita di: Palazzo Ducale, la
Basilica Cattedrale, la poderosa Rocca Costanza, un tempo carcere; la piccola casa
natale di Giacchino Rossini, la Villa Imperiale, sul colle San Bartolo.
Curiosità:
passeggiando tra le vie del centro, del porto o sul lungomare della città, ci
si trova in vicoli dai nomi stravaganti. Ad ogni quartiere appartiene una
storia diversa che merita di essere conosciuta. Via del Fallo: fa
riferimento ad un limite segnato nella via che costituiva il fallo nel gioco
del pallone. Via della Neviera: vicino ai macelli, la vi a ospitava un
deposito di neve finalizzato a conservare le carni del mattatoio nel periodo
estivo. Via dell’Abbondanza: dagli antichi magazzeni del ‘600 creati per
fornire alimentari nei periodi di carestia.
3°
Giorno: Gradara Gradara è una cittadina di impianto
medievale, chiusa nel suo celebre castello, teatro del tragico amore di Paolo e
Francesca, descritto da Dante nel V Canto dell’Inferno. La sua rocca fu
testimone degli eventi più illustri del suo passato millenario che possono
essere evocati passando per il ponte levatoio, visitando l’armeria e la sala
della tortura.
Curiosità:
nella “camera di Francesca” della rocca, si racconta la tragedia della gelosia.
Questo luogo è stato ideato appositamente come “narrazione per turisti”.
Francesca, sposa di Gianciotto Malatesta (lo Sciancato), signore di Rimini, fu
sorpresa in flagrante adulterio con il cognato Paolo e uccisa con lui dal
marito tra il 1283 e il 1286. La tragedia avvenne, ma non alla rocca.
4°
Giorno: Fabriano – Grotte di Frasassi
Fabriano è nota per la produzione della carta e per la
filigranatura dei fogli, invenzione introdotta dai mastri cartai fabrianesi
nella seconda metà del XIII secolo. Visita al museo della Carta e Filigrana. Genga si trova nel cuore del Parco Regionale della Gola della Rossa. Circondata
da fitti boschi sulla cima dell’alta valle dell’Esino, è racchiusa tra le mura
del medioevale castello ed è famosa per le Grotte di Frasassi, uno dei più
importanti complessi ipogei d’Europa. All’interno delle cavità carsiche si
ammirano sculture naturali formatesi da stratificazioni calcaree nel corso di
190 milioni di anni. L’acqua, scorrendo, discioglie piccole quantità di calcare
e cadendo a terra, nel corso di millenni, le deposita e crea delle concrezioni
di dimensioni e forme curiose. Queste si dividono in stalagmiti (colonne che crescono
progredendo dal basso verso l’alto) e stalattiti (che invece scendono dal
soffitto delle cavità).
Curiosità:
Queste opere naturali hanno stimolato una fantasia di nomi dagli speleologi: i
“Giganti”,
il
“Cammello” e il “Dromedario”,” l’Orsa”, la “Madonnina”, la “Spada di Damocle”
(stalattite di 7,40
m di
altezza e 150 cm di diametro), “Cascate del Niagara”, la “Fetta di pancetta” e
la “Fetta di lardo”,” l’Obelisco” (stalagmite alta 15 m al centro della Sala
200), le “Canne d’Organo” (concrezioni conico-lamellari che se colpite
risuonano), il “Castello delle Streghe”. La cavità maggiore è detta Grotta del
Vento e si dice che potrebbe contenere il Duomo di Milano.
5°
Giorno: Recanati - Loreto
Recanati è una “città balcone” per l’ampio panorama che vi si
scorge. Qui nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani della letteratura
italiana e Beniamino Gigli, cantante lirico.
Curiosità: la Biblioteca
Leopardi si deve a Monaldo, padre del poeta, che, fin dall’adolescenza, iniziò a
raccogliere libri. Giacomo studiò qui insieme ai fratelli Carlo e Paolina. La
biblioteca era il baricentro attorno al quale si realizzava la vita di buona parte
della famiglia: una sorta di incessante ed inevitabile conquista dello
studio sopra ogni altra attività familiare. Oggi la biblioteca è l’unica parte
del palazzo aperta al pubblico, poiché il resto dell’edificio è ancora
abitazione privata della famiglia Leopardi. La collocazione dei 20.000
volumi che la compongono è rimasta inalterata dal tempo della sua
costituzione, come attestano le schede di catalogazione compilate da Monaldo e dai
suoi figli. Loreto è un luogo di fede e di storia, che apre ai fedeli il
cuore e l’anima. Meta di pellegrinaggi, custodisce uno dei tesori più
importanti della cristianità: la Santa Casa di Maria di Nazareth, un luogo
sacro, definito da Giovanni Paolo II il “vero cuore mariano della cristianità”.
All’interno della Santa Casa si trova la statua della “Madonna Nera”, la
protettrice degli aviatori. Il santuario, di rara bellezza marmorea, è stato
visitato da circa 200 santi e beati, e da numerosi Papi.