Tra Grappa, Ville e Radicchio 

3 Giorni

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1° Giorno: Bassano del Grappa - Ville Venete
Sul Ponte di Bassano, là ci darem la mano…” cantavano gli Alpini citando il simbolo di Bassano del Grappa sul fiume Brenta: il Ponte Vecchio o degli Alpini (dal 1928), dedicato alla memoria delle centinaia di migliaia di soldati che durante la prima guerra mondiale attraverso il ponte salivano sull'altopiano dei Sette Comuni. All’ingresso del Ponte c’è la Grapperia Nardini, una tappa obbligata per chi passa a Bassano, visita attraverso i locali che hanno ospitato la più antica distilleria d’ Italia. Oltre alle grappeclassiche propone anche la “tagliadella”, il liquore tipico della zona. Nell’ora dell’aperitivo il Ponte si riempie di centinaia di persone con un bicchiere di Nardini. A due passi dal Ponte, nell’antico Palazzo delle Teste, è ubicato il Poli Museo della Grappa, frutto di una lunga ed appassionata ricerca, un atto di riconoscenza della Famiglia Poli nei confronti della Grappa. Capolavori d’architettura: le Bolle di Nardini (prenota la tua visita esclusiva con Podium) Le Bolle vengono rivelate al grande pubblico in occasione del 225° anniversario della fondazione dell’azienda. Una moderna opera di architettura progettata da Massimiliano Fuksas che rievoca l’alchimia della distillazione e che, insieme alla Grapperia di Bassano, racconta l’amore per il territorio e ne esalta le potenzialità. Un’opera proiettata al futuro che sorge all'interno del parco aziendale, Bolle nasce come laboratorio di ricerca e spazio per promuovere la cultura della grappa. La nostra visita Podium alla distilleria Poli a Schiavon è unica nel suo genere: la sala di distillazione effettuata ancora artigianalmente con l’antico alambicco a vapore, le cantine dove la Grappa riposa in circa 4.000 barrique, la cantina degli “eroi” con la degustazione e le storie appassionanti della famiglia Poli.

Curiosità: La Fiction "Di Padre in Figlia"di RAI 1 è stata girata negli spazi Poli Distillerie
Nel cast della fiction: Cristiana Capotondi, Stefania Rocca, Alessio Boni e, nei panni dei distillatori, anche Jacopo e Andrea Poli e parte del personale della Distilleria, ingaggiato come comparsa.
Cena e pernottamento nella zona delle Ville Venete.

2° Giorno: Ville Venete - Riviera del Brenta
Giornata dedicata alla visita guidata delle splendide Ville del Brenta. La Riviera del Brenta mette in comunicazione Padova e la laguna di Venezia in 36 km di bellezzapaesaggistica unica, da Stra fino a Fusina. La canalizzazione del fiume in questo tratto risale al XVI secolo. Furono i nobili veneziani, attratti dalla campagna, a far erigere lungo il canale le proprie dimore. All’inizio la funzionalità di tali costruzioni era rivolta esclusivamente alla loro collocazione e al ruolo agricolo, ma poi ben presto si trasformarono in lussuosi edifici e nacque la cosiddetta 'cultura di villa'. Questa zona, tra mondanità e ozio, presto si popolò e divenne di uso comune tra l’aristocrazia lagunare possedere una villa sul Brenta e giungervi tramite battello. Villa Foscarini Rossi, la prima che s’incontra sulla strada dopo il centro di Stra che deve parte del progetto ad Andrea Palladio; Villa Pisani, la più imponente, nata come sede dogale, costellata di affreschi (tra cui uno del Tiepolo) e col famoso labirinto in bosso all’interno del vasto giardino. Una visita, anche solo esterna, la merita pure La Barbariga, sull’altra riva nei pressi di Dolo. A Dolo visita degli Antichi Molini del ‘500.

Curiosità: originariamente erano muniti di 4 ruote. Nel 1593 si incrementò ancora il numero delle ruote, raggiungendo il numero complessivo di 12. I Molini di Dolo divennero la più grande risorsa economica della Serenissima Repubblica. Rimaste per secoli in uso alle grandi famiglie nobiliari e divenuti beni dello stato, recentemente restaurati, sono oggi adibiti a centro di vendita di prodotti biologici.   Imbarco sul battello al pontile di Dolo e attraversamento della Chiusa di Dolo con discesa di dislivello acqueo. Navigazione fra paesi, chiuse e ponti girevoli. Attraversamento della Chiusa diMira con discesa di dislivello acqueo; sosta per la visita di Villa Widmann; sosta per visita di Villa Gradenigo; illustrazione nel corso della navigazione delle varie Ville viste dal fiume tra le quali Villa Foscari detta “La Malcontenta”. Attraversamento della Chiusa di Moranzani a Fusina con discesa di dislivello acqueo. Cena e pernottamento.

3° Giorno: Treviso
Partenza per Treviso, capoluogo declamato dai poeti come “città cortese”. Nel centro storico, circondato da una possente cinta muraria, si trova il Duomo, magnifico esempio di una complessa stratificazione di stili architettonici dovuta alle numerose ristrutturazioni subite in epoche diverse. Piazza dei Signori, Palazzo dei 300, la Loggia dei Cavalieri, il Canale dei Buranelli. Pranzo in ristorante tipico dove si assaggerà la specialità del luogo: il radicchio trevigiano.   Il radicchio appartiene al gruppo delle cicorie e probabilmente proviene dai paesi orientali. In Europa comparve intorno al 1400 e le prime indicazioni circa la sua coltivazione nelle zone del Veneto risalgono già al 1500. Il radicchio rosso di Treviso I.G.P. ha due tipologie: precoce e tardivo. Caratterizzato da una particolare croccantezza e da un gusto amarognolo, il radicchio garantisce una versatilità d’uso in cucina, dall’antipasto al dolce, dal celeberrimo risotto a preparazioni più particolari come le confetture, ottime nell’accompagnamento dei formaggi stagionati.

Curiosità: i radicchi veneti hanno addirittura superato i confini della terra, nel 1998 infatti i semi del Radicchio Rosso di Treviso e del Variegato di Castelfranco sono andati in orbita sullo Shuttle, nell’ambito del progetto SEM della Nasa, che sperimenta gli effetti della microgravità sui semi e sulle piante.