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d’acqua con case porticate tutt’intorno. Pier Maria Rossi devoto alla Vergine: iniziò infatti
Castelli e buon cibo: All’interno della cortina merlata e delle torri an- la sua costruzione nel mese di maggio del 1448.
golari perfettamente conservate, ci si perde nel
Oggi di proprietà dello Stato è tra gli esempi più
nella terra di Verdi fascino degli affreschi delle sale, tra i quali spicca significativi dell’architettura castellare italiana.
3 giorni un ciclo pittorico opera del Parmigianino. A Langhirano, storica capitale del Prosciutto di
2° Giorno: Passeggiate, Film e Goloserie lungo Parma, al quale, ogni anno nei primi due fine
1° Giorno: dalla Reggia di Colorno alla Rocca la Val Parma settimana di settembre, è dedicato l’omonimo
Sanvitale Panoramica di Sala Baganza con la sua Rocca, Festival, è assolutamente d’obbligo per il palato
Colorno, tra le anse del fiume Po, ad appena 13 piuttosto originale rispetto alle altre visitate. una sosta enogastronomica: il centro è infatti
km. da Parma. Il gioiello della cittadina è la Reggia Qui infatti una grande cinta muraria gira attor- considerato il fulcro della produzione di pro-
di Colorno, elegante e monumentale palazzo con no al giardino con il prato all’inglese, affiancata sciutto crudo di tutta l’Emilia. Tra un assaggio e
oltre 400 sale, corti, cortili e un giardino storico da una costruzione a tre piani che è quanto re- un acquisto visitiamo il Museo del Prosciutto e
alla francese, che per lungo tempo fu la residenza sta dell’edificio originario. Le sale affrescate in dei Salumi di Parma. Protagonisti del territorio
estiva dei duchi di Parma. La scalinata marmorea stile settecentesco in cui vivevano Maria Amalia sono il Prosciutto Crudo di Parma Dop e il Par-
all’ingresso della “Versailles parmense”, consen- d’Asburgo e Ferdinando di Borbone, che trasfor- migiano-Reggiano Dop, ambasciatori del gusto
te di giungere al piano Nobile, alla Sala Grande marono la rocca quattrocentesca in residenza di italiano in tutto il mondo. Qui, con cura artigia-
(il primo esempio di neoclassicismo in Europa in caccia. nale, vengono stagionati i prosciutti di maiale e il
anticipo di quasi 30 anni sulle realizzazioni coeve) Passeggiata, appena fuori dal centro abitato, nel latte viene trasformato in formaggio. I consorzi, i
e alla cappella ducale di San Liborio. Parco regionale dei Boschi di Carrega, caseifici e i salumifici della zona sapranno stupire
habitat naturale di lepri e di caprioli. Breve tra- il vostro palato.
Reggia di Colorno - Ducal Palace of Colorno 3° Giorno: dal Parco dei Cento Laghi fino a Par-
ma
Dopo ca.40 km di lenta salita che portano a Lag-
dei, immersione nella natura parmense nel Par-
co dei Cento Laghi. Attraversato dall’Alta Via dei
Parchi è un lungo sentiero che riunisce i territori
verdi delle province emiliano-romagnole. In que-
sto tratto si può percorrere la seconda tappa, dal
Lago Santo Parmense a Prato Spilla, che consen-
te di camminare anche fino a 8 ore tra conche di
origine glaciale, praterie, creste rocciose e lastro-
ni levigati. Se non volete osare tanto, dal Rifugio
Lagdei potete “accontentarvi” di camminare per
circa 1 ora immersi in una grande faggeta fino
alle rive del Lago Santo, dove si trova il Rifugio
Mariotti, perfetto per… una sosta gastronomica.
Lungo la strada del ritorno sosta a Parma. L’anti-
ca capitale del ducato di Parma e Piacenza vale
bene una passeggiata nel centro storico, anche
solo per attraversare le luci di Piazza Duomo con
la Cattedrale romanica e l’imponente Battistero
ottagonale in marmo rosa. Da qui perdetevi tra i
vicoli fino all’animata e romantica via Farini, per
un aperitivo e una cena nei locali tipici.
Curiosità: nelle province di Parma, e delle con-
finanti Reggio Emilia e Modena si concentrano
oggi le maggiori produzioni di salumi tipici. Ma
Curiosità: nella Reggia di Colorno visse la bellis- sferimento nel territorio di Langhirano, sulle pri- è Parma, per antica tradizione, ad esserne il cen-
sima Barbara Sanseverino, donna affascinante, me colline che anticipano l’Appennino Tosco-E- tro e la “capitale” indiscussa, con la presenza di
intelligente e di grande cultura, famosa per la sua miliano, da cui svettano i torrioni del Castello eccellenze gastronomiche di livello mondiale. Fin
bellezza tanto da essere omaggiata dal poeta Tor- di Torrechiara. Una fortezza bella e complessa dall’epoca romana i prosciutti stagionati nel Par-
quato Tasso in un celebre sonetto. nella struttura, che si sviluppa su due piani con mense erano ricercati e apprezzati nella capitale
Oggi la Reggia di Colorno, visitata ogni anno da più torri a livelli diversi, un reticolo sotterraneo dell’impero; in epoca alto-medievale i monaci
decine di migliaia di turisti, è anche la sede di di segrete e il borgo medievale. La sua unicità di Benedettini avevano messo a punto il processo
ALMA, una Scuola di Cucina Italiana che, sotto maniero dalla “doppia destinazione” difensiva di produzione del formaggio Parmigiano Reggia-
l’imprinting di Gualtiero Marchesi, forma centi- e residenziale è comprovata dalle tre cerchia di no, ancor oggi in uso. Nell’Ottocento poi, Parma
naia di cuochi provenienti da tutto il mondo. mura e dalle torri angolari, ma anche attestata sviluppava la più forte industria alimentare di
Inizio modulo dai meravigliosi affreschi delle sale interne. trasformazione del pomodoro, favorendo così la
146 Risalendo il Po, le strade pianeggianti fiancheg- Curiosità: nel Castello di Torrechiara rivive una specializzazione delle imprese meccaniche pre-
senti sul territorio e la posa della più ampia rete
giate da infinite distese di campi coltivati ci con- fiaba d’amore. territoriale italiana di tramvie a vapore a scar-
durranno a San Secondo Parmense, presso la Regno della favola d’amore tra Pier Maria Rossi tamento ferroviario, capace, con i suoi 177 km.
Rocca dei Rossi, nata come castello medievale e l’amata Bianca Pellegrini. Qui tutto parla della di binari, di collegare i principali siti produttivi
nel centro storico, per poi diventare fastosa re- loro passione in stile epico-cavalleresco: dal- alla città capoluogo, alla rete ferroviaria nazio-
sidenza rinascimentale. Tra i numerosi ambienti, la Camera d’Oro, attribuita a Benedetto Bembo, nale e al porto fluviale sul Po. Nel 1877 iniziava
da visitare la Sala dell’Asino d’Oro, con la rappre- alla Stanza nuziale. La Rocca d’impianto quattro- il proprio cammino con un modesto negozio di
sentazione della favola di Apuleio e la Sala dei centesco, turrita ed elegante, affascinò scrittori panetteria la Barilla, oggi leader mondiale nella
Fasti Rossiani che racconta, in 12 grandi quadri, e registi: fu set del celebre film Ladyhawke. Il produzione industriale della pasta ed europeo
altrettanti episodi gloriosi della nobile famiglia. nome Torrechiara deriva da “torchio” nel cuore dei prodotti da forno.
Verso l’ora del tramonto si procede verso Fonta- della valle dove si producono vini oggi ed olio nel
nellato, per visitare la scenografica Rocca Sanvi- medioevo. Pochi sanno che il Castello fu posto
tale, circondata da un suggestivo fossato pieno sotto la protezione della Madonna, per volere di
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