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testimonianze dei fasti antichi e della sua Curiosità: tra gli anni 1920 e 1930, il Dolcetto
sfaccettata identità: dall’antica Cattedrale di fu protagonista delle terapie curative a base di
Il Fascino del Monferrato Sant’Evasio, con lo splendido nartece, il crocefisso uva, quella che oggi si chiama ampeloterapia,
in quanto uva dai bassi contenuti di acidità ma
romanico e il Museo del Tesoro del Duomo,
3 giorni fino alla Sinagoga in stile barocco ed ai Musei dai ricchi tannini, quindi poco fastidiosa per lo
stomaco se sottoposto a una dieta di sole uve.
Ebraici. Attraversare il nucleo della città significa
incrociare storici porticati, eleganti edifici e
chiese maestose. A pochi passi dalle principali 3° Giorno: Gavi - Novi Ligure (km 12)
1° Giorno: Acqui Terme - Orsara Bormida vie sorge il Castello del Monferrato, una vasta e Visita di Gavi, con il Castello ed il Borgo e di Novi
“gloriosa” cittadella militare. Si prosegue per la
Ligure con il Museo dei Campioni del Ciclismo
(km 12) collina più alta del Monferrato, a Serralunga di come Fausto Coppi e Costante Girardengo.
Visita di Acqui Terme. La leggenda vuole che Crea nota per il Santuario ed il Sacro Monte di Degustazione in una cantina nella zona del Gavi
la cittadina in provincia di Alessandria nasca Crea. Costruito su un antico oratorio, voluto da nota per il suo vino bianco.
da un’antica colonia di greci stabilitisi in Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli che venne qui
questa zona, attratti dalla presenza di acque nel IV secolo d.C. portando con se una statua Curiosità: I tedeschi, da sempre, considerano il
termali caldissime. Il Castello dei Paleologi con della Madonna col Bambino. Degustazione in Gavi il “Barolo” dei bianchi. Questo vino, da uve
all’interno il museo di archeologia romana con cantina nella zona del Dolcetto e del Barbera. “cortese” era il preferito dello scrittore Mario
una collezione di anfore vinarie e all’esterno un Soldati.
curioso Birdgarden. Camminata lungo le stradine
che portano al teatro romano, la Cattedrale
romanico-gotica di San Guido, primo vescovo
della Diocesi e fra i divulgatori del cristianesimo
in Piemonte. Lungo la discesa della “Schiavia” si
arriva alla Piazza della Bollente, la famosa fonte
termale da cui sgorga acqua ad 80°. Si prosegue
per il Castello di Orsara Bormida.
Curiosità: i feudatari e i Marchesi Malaspina di
Orsara, sono ricordati dal Divino poeta, Dante
Alighieri, nel “Purgatorio” (Divina Commedia)
che li ringrazia per l’ospitalità ricevuta durante
una sua visita.
2° Giorno: Basso Monferrato e il Casalese
(km 17)
Visita di Casale Monferrato, luogo di riferimento
per secoli e secoli di un territorio fertile e Monferrato
strategico. Il suo centro storico presenta le
“una tantum” delle bealere che erano proprie e tempo residenza del Vicario Generale, oggi mu-
Alcuni luoghi delle delizie che veniva versata il giorno di San Martino, l’11 seo civico della città; e poi, inizia la cinta muraria
dei Savoia: Racconigi, novembre. Un’altra parte del percorso è dedicata per raggiungere la nuova anima della città fatta
dalla zona commerciale e dalla Cattedrale gotica
a coloro che hanno importato i bachi dall’estre-
Saluzzo e Cuneo. mo oriente. dedicata a Santa Maria Assunta.
3 giorni Curiosità: “Qui a Racconigi mi trovo benissimo. Curiosità: il territorio dell’antico Marchesato di
Più vedo questo paese e più mi piace”, Vittorio Saluzzo, un piccolo mondo antico, segnalato da
1° Giorno: Racconigi, città della seta Emanuele III di Savoia. USA Today come una delle 11 tappe imperdibili
Sul filo della storia tra grandi fabbriche e tradizio- Oltre a scoprire i luoghi della seta, è possibile in Italia.
ni ancora vive. approfondire questa storia un po’ particolare an-
Al mattino visita al conosciuto e bellissimo Ca- dando a visitare il Museo Giardino che raccoglie 3° Giorno: Cuneo
stello Reale. Infatti, il nome Racconigi, è da sem- i documenti e le testimonianze di quest’epoca Visita guidata alla città di Cuneo, capitale della
pre legato al Castello, in realtà ha un passato da passata. E’ possibile abbinare la visita con un la- Provincia “Granda”. La visita alla città di Cuneo
città industriale, quando fin dal Cinquecento nac- boratorio che coltiva e trasforma le erbe offici- parte dal suo salotto, Piazza Duccio Galiberti che
quero i primi setifici. nali. La famiglia Agnelli, prima di dedicarsi alle con i suoi oltre 20,000 metri quadrati collega la
Nel pomeriggio visita al centro storico e alla pro- automobili si dedicava alla seta. parte antica della città con quella liberty di inizio
duzione di filati d’organzino. Oggi esiste una realtà che restituisce giustizia al Novecento. Di fronte, l’antica platea oggi la pedo-
L’industria della seta e delle sue “fabbriche ma- glorioso passato di Racconigi: il Museo della Seta, nale Via Roma, fiancheggiata dai suoi imponenti
gnifiche” rimangono ancora testimoni del suo inaugurato nel 2012, che ospita numerose stam- ed antichi palazzi recentemente riportati al loro
centro storico, in quanto l’ultimo di essi chiuse pe, strumenti per l’allevamento dei bachi, attrezzi antico splendore e dall’imponente edificio della
nel 1945, a causa dell’introduzione del filato sin- per la filatura della seta, documenti antichi e altri Cattedrale di Santa Maria del Bosco per arrivare
materiali ancora.
all’imponente San Francesco, unico esempio di
92 tetico. architettura gotica nella città.
Ad accoglierci all’ingresso, vi è un maestoso gel-
so: con le sue foglie dava nutrimento ai bachi da 2° Giorno: Saluzzo e i fasti dell’antico Marche- Ma soprattutto, Cuneo è la città degli Uomini di
seta da cui si ricavava il prezioso filato grazie alla sato Mondo...come disse Totò “Sono un uomo di mon-
manualità di donne e bambini. Scopriamo insieme i Borghi più belli d’Italia, e do, perchè ho fatto il militare a Cuneo”.
E tutto ciò come si conciliava con la vita di corte cominciamo da Saluzzo, andando ad assaporare
che si svolgeva nel vicino Castello? i fasti del tempo in cui il borgo era capitale di un Curiosità: La torre civica di Cuneo fu eretta in
Immaginiamo la città attraversata da numerosi piccolo regno. Strade acciotolate, che son costeg- seguito alla pace del 1317 tra Mondovì e Cuneo,
canali a cielo aperto, usati sia per far funzionare giate da impontenti e nobili palazzi, che sbucano città gemelle perché fondate entrambe nel 1198.
i mulini, ma anche per eliminare i bachi morti... in piccole piazze su cui si affacciano chiese mille- Famigerati sono i cioccolatini ripieni (solitamente
il profumo non era decisamente “reale”. Però narie, come la gotica chiesa di San Giovanni che al rum, ma anche con altri rosoli) cuneesi, vendu-
i Principi di Carignano, non posero mai limiti a cela nel suo interno un piccolo capolavoro della ti in tutta Italia.
questa che era l’economia trainante della città, scultura borgognone, oltre ad affreschi del XV
siccome traevano beneficio dalle concessioni secolo. A fianco poco lontano, Casa Cavassa, un
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