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        Proposte di Business Piemonte
                                                  te, fondata nel 1095, testimonia con sue impor-  co per concludersi presso il tesoro barocco della
                      Langhe: Arte,               tanti opere d’arte medioevali un lungo periodo di   chiesa della Maddalena.
                                                  splendore tra i secoli XII e XIII.
                    Profumi e Sapori              Proseguimento per Asti, ricca di storia e monu-  Segnaliamo: la Fiera del Tartufo d’Alba (dalla 1°
                                                                                         domenica di ottobre alla 3° domenica di novem-
                                                  menti. Antico e potente libero comune, di cui ab-
                          4 giorni                biamo testimonianza nell’edificio romanico della   bre).
                                                  Collegiata vescovile di San Secondo, nella Torre
                                                  Troyana (conosciuta anche come torre dell’orolo-
            1° Giorno: Il Castello di Grinzane Cavour e il tor-  gio) e nell’imponente edificio della Cattedrale di
            ronificio                             Santa Maria Assunta e San Gottardo, la costruzio-
            Visita al Castello di Grinzane Cavour, al suo inter-  ne religiosa gotica più importante del Piemonte.
            no la bellissima Sala delle Maschere col prezioso   Ad Asti troviamo la Casa natale di Vittorio Alfieri,
            soffitto a cassettoni del ‘500, oltre ad un caratte-  drammaturgo, poeta, scrittore e attore nato il 17
            ristico museo etnografico.            gennaio del 1749.
            Curiosità:  Il  castello  vide numerosi proprietari   Curiosità: l’Asti è il vino italiano DOCG più espor-
            dei quali non restano che poche notizie finché,   tato  e lo  spumante dolce  a denominazione  do
            nel 1830 il castello ospitò, per quasi vent›anni,   origine controllata e garantita più conosciuto al
            uno  statista  del  Risorgimento:  Camillo  Benso   mondo.
            Conte di Cavour. Incaricato di amministrare i beni
            di famiglia, egli dimostrò capacità organizzativa e   3° Giorno: Alla scoperta della Langa del Barolo e
            apertura verso le nuove acquisizioni scientifiche.   del Barbaresco
            Conferì una nuova impronta all’agricoltura loca-  Tour per il borgo di Barolo, per la visita al WIMU,
            le: tracciò canali, adottò nuovi sistemi razionali di   il Museo del Vino presso il Castello di Barolo. Un
            coltivazione,  fece  piantare  duecentomila  nuove   viaggio attraverso il vino nelle sue diverse forme
            viti e tentò la coltivazione delle barbabietole. Fu   e contesti grazie allo spettacolare allestimento di
            nominato sindaco del piccolo comune nel 1832 a   Francois Confino, uno dei più apprezzati specia-
            22 anni e mantenne tale carica fino al 1849.  listi al mondo in allestimenti museali. Prosegui-
            Visita ad un vicino torronificio.     mento per Barbaresco, piccola cittadina che dà il
                                                  nome a uno dei grandi vini delle Langhe. La pas-
            Curiosità: il termine “torrone” è d’etimologia di-  seggiata nel piccolo centro storico termina pres-
            scussa. Per alcuni, deriverebbe dalla voce verbale   so il simbolo della cittadina: la torre medioevale.
            latina “torrēre”, tostare, abbrustolire, con riferi-  Grazie ad un modernissimo ascensore si sale sul-
            mento alla tostatura delle nocciole e delle man-  la sommità a godere del meraviglioso panorama
            dorle. Alcune correnti di studiosi attribuiscono al   delle Langhe. Visita di una cantina locale.
            torrone, invece, origini arabe.       4° Giorno: Alba, la capitale delle Langhe tra Me-
            2° Giorno: Asti e il Romanico dell’astigiano  dioevo e Barocco
            Visita dell’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, il   Visita  del  borgo  neogotico  di  Pollenzo,  antica
            complesso sorge nel verde di una splendida valle,   proprietà di  Carlo  Alberto.  Proseguimento  per
            in un angolo di Monferrato tra i più suggestivi e   Alba  e  passeggiata  nel  centro  storico  cittadino
            intatti, tra vigneti, prati e aree boschive.  Edifi-  alla scoperta dei suoi piccoli tesori d’arte: dai re-
            cio religioso in stile romanico e gotico, tra i più   sti dell’antica città romana, al Duomo neogotico,   Tartufo - Truffle
            importanti  monumenti  medievali  del  Piemon-  alla splendida chiesa trecentesca di San Domeni-

                                                  padiglioni e giochi d’acque, Villa della Regina ha   con il Medioevo. Se ci andate l’ultima domenica
                  Assaggi di Piemonte             ritrovato anche la produttività delle sue aree agri-  di Carnevale, il lunedì grasso e il martedì grasso,
                                                  cole.
                                                                                         non dimenticate il berretto rosso che distingue
                          3 giorni                                                       chi non deve essere colpito!
                                                  2° Giorno: Ivrea , la cittadina dal fascino inaspet-
            1° Giorno: Torino                     tato (52 km. da Torino)                3° Giorno: Le Valli del Pinerolese (52 km. da To-
            Al mattino “assaggeremo” Torino con le sue in-  Raccolta ed elegante Ivrea è una cittadina piace-  rino)
            venzioni  gastronomiche  come  ad  esempio  il  ti-  vole e animata, legata a doppio filo con la storia   Per  terminare  il  nostro  weekend  enogastrono-
            pico Bicerin, bevanda calda a base di cioccolato   dell’Olivetti. Una storia da sempre all’avanguar-  mico effettuiamo una sosta nel pinerolese. I for-
            fondente, caffè e crema di latte.     dia, che ne ha modificato l’impianto sia urbano   maggi sono un fiore all’occhiello del pinerolese.
            Nel pomeriggio raggiungiamo Villa della Regina   sia sociale e ora l’ha portata a essere Patrimonio   Nelle alte valli, in particolare Pellice, Chisone e
            e terminiamo la visita con una degustazione nel   dell’Umanità per l’Unesco.   Germanasca si prepara il seirass, una ricotta di
            vigneto della villa a cura del produttore di Freisa   Terminiamo questa esperienza tra sapori eccel-  montagna le cui forme vengono poi avvolte nel
            Balbiano che per la Direzione del Polo Museale   lenti, odori e racconti affascinanti facendo sosta   fieno di alpeggio e degustata accompagnata da
                                                  presso un’azienda agricola/cantina del territorio
                                                                                         miele o marmellate.
     96     gestisce il vigneto urbano della residenza.   per degustare l’Erbaluce di Caluso, vino del Ca-  Altro formaggio caratteristico è il plasentif, antico
            Curiosità: Il Bicerin era era il caffè preferito di Ca-  navase.             “formaggio  delle  viole”,  prodotto  dalla  fine  del
            vour che possiamo immaginare bere ai suoi tavoli                             ‘500 con il latte crudo delle mucche alimentate
            il famoso “bicchierino” (questa la traduzione dal   Curiosità:  Il  nome  del  territorio,  il  “Canavese”,   sui pascoli dell’Alta Val Chisone e Alta Val Susa nel
            piemontese di bicerin) tutto torinese.  deriva dalla canapa, coltivata in tempi antichi e   periodo di fioritura delle viole (giugno-luglio).
            Villa della Regina: residenza sabauda nata come   raffigurata ancora oggi sulla torre centrale del Pa-
            vigna  di  corte  collinare  del  cardinal  Maurizio  e   lazzo di Città.    Curiosità: Altri prodotti tipici della zona: Le mele
            della principessa Ludovica (poi divenuta delizio-  Il Carnevale è proprio ciò che rende Ivrea famo-  di Cavour, la menta di Pancalieri, il Tomino di Ta-
            sa residenza di duchesse, principesse e regine di   sa nel mondo: da qualunque continente arrivano   lucco,  Il  vino  Pinerolese  DOC  Doux  d’Henry,  La
            Casa Savoia fino all’Ottocento) e riaperta al pub-  centinaia di migliaia di visitatori per assistere alla   Mustardela delle Valli Valdesi (salume povero), Il
            blico dopo un accurato restauro. Nel ritrovare il   famosissima  battaglia  delle  arance  e  alle  tante   genepy (liquore).
            suo  antico  splendore  sul  fondale  scenografico   rievocazioni storiche in costume che caratterizza-
            della città, al centro dei giardini all’italiana con   no il programma. Si dice sia l’unico carnevale tra-
                                                  dizionale che abbia mantenuto in pieno il legame
                               Eno-Gastronomia, il meglio della regione
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